Smog alle stelle, l’allarme a Bologna: “No al jogging”. E Fdi accusa la Città 30

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I valori delle polveri sottili a Bologna e nella pianura padana sono tamente alti che gli esperti hanno consigliato di evitare di fare attività all’aria aperta. Fratelli d’Italia invece se la prende con la Città 30 di Lepore: “Colpa degli ingorghi”

ROMA – “Per oggi non andate a correre“. Il suggerimento viene da Federico Grazzini, meteorologo Arpae, alla luce dei dati delle polveri sottili che vengono dalle centraline bolognesi. “Stiamo registrando- scrive Grazzini sui social- valori della qualità dell’aria tremendi, soprattutto ieri le polveri (Pm 2.5) si sono alzate su valori che io non ricordo di aver mai visto per questo pericoloso tipo di inquinante”.
Si tratterebbe, spiega ancora Grazzini, dell’”effetto combinato di giorni e giorni di inversione termica con il conseguente accumulo di inquinanti”.

FRATELLI D’ITALIA NON HA DUBBI: “È COLPA SOLO DELLA CITTÀ 30”

“Le allarmanti condizioni della qualità dell’aria del Comune di Bologna, che vedono elevatissimi livelli di smog e delle cosiddette polveri sottili nell’aria, sono da attribuire esclusivamente alla Città 30 all’ora, che sta causando continui ingorghi e rallentamenti con il prolungamento dei tempi di percorrenza sulle strade”. Ne sono convinti i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e Manuela Zuntini.

Ora “sta accadendo quello che sostenevamo da tempo, ancora prima che venisse istituita la città 30 all’ora. Lepore- concludono i ‘fratelli’- fermi questa follia che sta letteralmente gassando i bolognesi”.

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