Premio alla carriera e “grazie di cuore” dei cardiologi al grande maestro prof. Paolo Rizzon

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Nel Convegno “Nuove prospettive diagnostico-terapeutiche: il prolasso mitralico e l’insufficienza cardiaca” organizzato dal prof. Sabino Iliceto, in evidenza il balzo tecnologico della Cardiologia che è stata introdotta a Bari dall’emerito prof. Paolo Rizzon negli anni 70.

Alla fine degli anni sessanta nell’attuale padiglione Chini del Policlinico di Bari, cominciava a germogliare una nuova branca specialistica della Medicina Interna, la specializzazione in Cardiologia. Il direttore della Clinica Medica, Prof. Virgilio Chini, non era molto favorevole a spezzettare la Clinica Medica ma dietro le continue insistenze del giovane e promettente Prof. Rizzon, nel 1970 approvò la nascita della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare. Era la necessaria premessa per il destino della scuola barese di Cardiologia che raggiunse negli anni successivi una posizione di assoluto prestigio tra le Università Italiane, con riconoscimenti in ambito scientifico nazionale e internazionale. Il Dott. Paolo Rizzon giunse in Clinica Medica nel novembre del 1957 appena laureato con il massimo dei voti e lode presso l’Università di Padova, ottenendo il titolo di Assistente Volontario non retribuito. Innamoratosi della nascente cardiologia, il Dott. Rizzon ottenne dal Prof. Chini il permesso di frequentare per due anni, il 1958 e il 1959, grazie a borse di studio del governo francese, l’Ospedale Bocicaut a Parigi dove già esisteva un reparto dedicato esclusivamente alla Cardiologia diretto dal Prof. J.Lenègre considerato all’epoca uno dei più illustri cardiologi europei. Al ritorno in Clinica Medica iniziò a sviluppare la Cardiologia Clinica con un gruppo di primi collaboratori. Nel 1970 il Prof. Paolo Rizzon viene incaricato all’insegnamento di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e nel 1981 diventa Ordinario di Cardiologia. Gli anni settanta erano anni in cui la tecnologia spingeva per l’evoluzione della Cardiologia. Il direttore Prof. Rizzon imponeva agli specializzandi una preparazione rigorosa affiancata da disciplina e “temute” guardie mediche notturne supplementari. I risultati però non mancarono e scambi culturali con le migliori scuole di Cardiologia anche estere trasferirono a Bari il meglio della pratica medica per le malattie cardiovascolari. Anni sicuramente importanti per la professionalità dei cardiologi della scuola barese che dal Policlinico continuano a essere apprezzati con il raggiungimento di posizioni apicali in tante strutture ospedaliere e universitarie.
Dopo soggiorni all’estero la Dott.ssa Biasco sviluppò l’ecocardiografia monodimensionale; poi il Dott. Antonelli l’ecocardiografia bidimensionale e poi il Dott. Iliceto l’ecografia transesofagea. Eccezionali passi in avanti anche con la nascita della Sala di Emodinamica, per gli esami coronarografici con la prima coronarografia nel 1972 (Dott. Di Biase) e sviluppo della nascente angioplastica grazie a abili operatori (Dott.Gaglione e Dott. Bortone); non mancarono innovative valutazioni anche per il circolo artero-venoso con il Dott. Ciccone. Negli anni 90 arriva poi l’impianto del primo defibrillatore automatico con cateteri introdotti per via transvenosa (Dott. Favale), l’ablazione transcatetere delle tachicardie parossistiche sopraventricolari (Dott.ssa Pitzalis), l’ablazione transcatetere della F.A. e delle aritmie ventricolari (Dott. Grimaldi e Dott. Anaclerio). Oggi la tecnologia consente al cardiologo di vedere il cuore in movimento dall’interno con ecografia 3D e prendere decisioni diagnostiche sempre più promettenti per la salute di tanti pazienti ma come ha sostenuto il prof.Iliceto allievo del prof.Rizzon e attuale Direttore della prestigiosa Cardiologia di Padova : se non si conosce il passato non si può immaginare il futuro

*Il Prof.Rizzon fondatore Istituto Malattie Cardiovascolari di Bari con l’attuale Direttore prof. Ciccone*

*Il prof.Iliceto anni 1988 con attrezzatura per la nascente Ecocardiografia transesofagea*

*Il prof.Rizzon riceve targa ricordo tra gli allievi prof.Iliceto Direttore a Padova e prof. Ciccone a Bari*

*Il dott. Caldarola dirigente nazionale ANMCO ringrazia il prof. Rizzon a nome dei cardiologi ospedalieri*

2 Replies to “Premio alla carriera e “grazie di cuore” dei cardiologi al grande maestro prof. Paolo Rizzon”

  1. Emanuele Barba ha detto:

    Che bella soddisfazione per un luminare di cardiologia, sempre lucido, sempre aggiornato, lo stesso cervello di anni orsono. Continua Paolo un caro abbraccio. Lele

  2. peter ha detto:

    Grande Signore e soprattutto grandissimo clinico. Incontrato per caso nei corridoi della ex Villa Bianca un suo consulto salvò la vita a mio suocero che aveva ripetute fibrillazioni ventricolari dopo una angioplastica. Ricordo come se fosse oggi il suo tatto e le sue parole: “i colleghi stanno facendo tutto quello che è richiesto in queste situazioni, aggiungerei soltanto del solfato di magnesio…”.
    Miracolo, le aritmie cessarono e la crisi superata. Gratis, per inciso.

    Pietro Squeo

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