Uffizi affaire: Honey, detta Long Eye, la fashion-blogger-detective e il caso botticelli

Arte, Cultura & Società

Di

di Camilla Iannacci

1^ puntata

Le prime gocce, appena varcato Ponte Vecchio, sul cappello a larghe tese di Honey sono accolte dalla fashion blogger più nota al mondo con quel sospiro che sfoderava nelle sfilate e che mandava in visibilio i suoi followers.

Alza il viso, si ferma e si lascia avvolgere dalla prima tempesta autunnale: la pioggia e la nebbia la riportavano sempre alle terre della sua infanzia lungo il Po.
E’ sempre il tempo del nóstos, mormora accelerando il passo nel vedere già le luci dello studio della Direttrice degli Uffizi balenare nella notte fiorentina.
E’ attesa per un briefing riservatissimo in merito a un cold case su un delitto consumato davanti alla primavera del Botticelli.
Nessuno era a conoscenza della seconda identità di quella ragazzetta magra e allampanata che sui social posava con sciarpe, scarpe, borse e ogni sorta outfit.
Agenzie internazionali, servizi segreti, detective di ogni dove erano si rivolgevano a lei: la Honey detta long eye in quanto nulla le sfuggiva e si sa che nei dettagli si nasconde la verità.
Suona e già Emily, la Direttrice, apre e l’accoglie col suo enigmatico sorriso.
Il salotto raccolto nel primo tepore di un autunno incipiente accoglie Honey che si avvicina all’angolo bar dove troneggia il secchiello del ghiaccio con le sue amate bollicine dell’Athena champagne della campagna francese più esclusiva e con una produzione di poche bottiglie solo per la detective più riservata del mondo.
-Nomen omen- sottolinea, semmai ce ne fosse bisogno, Emily -il tuo champagne richiama nel nome la dea Atena, la glaucopide, che come te ha lo sguardo acuto e come te è saggia, astuta, una stratega delle indagini e depositaria dell’intelligenza sempre pronta alla lotta per la verità e ad audaci trame non a caso è la dea della tessitura.
Emily vuoi irretirmi nella tua tela? – perentoria l’apostrofa Honey che non si lasciava incantare da elogi, smancerie e dotte citazioni
-No cara, so bene di non poter competere con te.

Firenze in un manto di stelle

La risonanza del motore della Harley-Davidson cullava l’aria vicino all’hotel di “Camera con vista” quando Honey imbocca il Ponte Vecchio in una notte stellata: “Firenze stanotte sei ancora più bella in un manto stelle” canticchia la fashion-blogger-detective ed è già arrivata nello slargo del ponte che accoglie la statua di Atena che protegge la città e tesse trame.

Attraversa il ponte e già Palazzo Pitti, di luci soffuse, l’abbraccia nel silenzio innocente della piazza.

Via Romana è a due passi, scendere e percorrerla come ha sempre fatto e ora non può: la missione per conto della verità l’attende.

Fila via come il vento mentre la nostalgia fa capolino in p.zza della Calza e lungo le mura trecentesche dell’imponente Porta Romana che apre alla statua di Pistoletto che s’impone allo sguardo.

Lungo il viale Machiavelli imbocca V.S. Leonardo che, tra olivi e cipressi, fa da corona con il Giardino di Boboli nell’Oltrarno.

Bellosguardo e la Villa dell’Ombrellino

Ci siamo: si vede già la salita per Villa dell’Ombrellino immersa tra cedri, bambù e palme.

Honey si ferma lungo il muro dove una targa ricorda i suoi abitanti: Ugo Foscolo, Nathaniel Hawthorne, Elisabeth e Robert Browning, Henry James, Winston Churchill che dipinse Firenze dalla sue terrazze e Galileo Galilei e proprio sulnome dello scienziato scivola la mano di Honey per aprire un piccolo pertugio segreto che conduce al rifugio di Ricky Lucas.

Ricky Lucas: il filosofo-scienziato de “La mente prolungata” e altri delitti

-Eccoti, finalmente ero in ansia per te, sai bene che i nemici potenti cercano di individuare chi risolve i cold case più ardui.

-So come difendermi, nessuno può immaginare che la fashion blogger da milioni di followers considerata svampita tra un outfit e l’altro si dedica alla decrittazione dell’info-sfera con l’ausilio della filosofia, della fisica, dell’arte e della poesia.

Una farfalla nell’iperspazio dell’Intelligenza Artificiale

Ricky, galante come sempre, le porge un regalo e una coppa del suo champagne Athena che Honey sorseggia mentre apre la piccola confezione.

– Oh, è una farfalla dorata nell’iperspazio dell’Intelligenza artificiale: meraviglioso – esclama e stampa sulla guancia di Lucas un bacio.

-Bisogna fare in fretta e per questo ti propongo di confrontarci con il mio modello interpretativo “La mente prolungata. Per un anti-Ontologia” che dimostra come la realtà sia relativa e come siamo in relazione con le cose – la richiama alla realtà, per l’appunto, Lucas

– Guarda Chiara Ferragni è davanti alla Venere o sei tu?

-Indovina un po’ com’è la realtà delle cose, tu che dici di essere un filosofo-scienziato… ti basta sapere che la sala Botticelli ed i segni che tu hai notato nei quadri di Sandro sono in relazione con una mente raffinata: a noi resta capire di chi cioè individuare il soggetto e questa volta non nel campo della filosofia o della psicologia o delle scienze ma proprio nel senso di colui che ha ucciso i turisti nella sala del Botticelli…

UFFIZI AFFAIRE: HONEY, LA FASHION BLOGGER DETECTIVE

2^ puntata

Nessuno può immaginare che la fashion blogger, da milioni di followers e considerata svampita, tra un outfit e l’altro si dedica alla decrittazione dell’info-sfera con l’ausilio della filosofia, della fisica, dell’arte, della poesia e di un nuovo mito.

Nessuno è a conoscenza della seconda identità di quella ragazzetta, magra e allampanata, che sui social posa con sciarpe, scarpe, borse e ogni sorta di outfit.
Agenzie internazionali, servizi segreti, detective di ogni dove si rivolgono a lei: la Honey, detta long eye, in quanto nulla le sfugge e si sa che nei dettagli si nasconde la verità.

Misterioso delitto nella sala Botticelli agli Uffizi

-Le verità si nascondono nei dettagli del dubbio e per questo è fondamentale raccogliere, in un data base, i segni presenti nella sala Botticelli per interpretarli-  Honey dixit.
Qui, Honey sosta davanti all’opera d’arte più bella di sempre e nota come Flora: la dea della primavera, presenta un piccolo logo a forma di farfalla: un indizio, un messaggio, un significato da decriptare, anche Venere ai suoi piedi e Mercurio nelle sue ali, Zefiro, le tre Grazie, le dee della bellezza presentano colori e piccoli segni non di mano di Botticelli.

-La dea Atena che non disdegna di ballare il Sirtaki, meglio conosciuta come la glaucopide, come te ha lo sguardo acuto e come te è saggia, astuta: una stratega delle indagini, depositaria dell’intelligenza sempre pronta alla lotta per la verità e ad audaci trame: non a caso è la dea della tessitura e patrona di Firenze- dice Emily.
-Bisogna fare in fretta, per questo ti propongo di confrontarci con il mio modello interpretativo “La mente prolungata. Per un anti-Ontologia” che dimostra come la realtà sia relativa e come siamo in relazione con le cose – la richiama alla realtà, per l’appunto, Lucas.
– Guarda: Chiara Ferragni è davanti alla Venere o sei tu?
-Indovina un po’ com’è la realtà delle cose, tu che dici di essere un filosofo-scienziato… ti basta sapere che la sala Botticelli ed i segni che tu hai notato nei quadri di Sandro sono in relazione con una mente raffinata: a noi capire di chi cioè individuare il soggetto e questa volta non nel campo della filosofia o della psicologia o delle scienze ma proprio nel senso di colui che ha ucciso i turisti nella sala del Botticelli.

La mente, la coscienza

-La mente, la coscienza non è “in interiore homine”, le neuroscienze si affannano invano nelle loro ricerche perché la coscienza non si trova lì, la coscienza coincide col mondo quindi il luogo della coscienza…
-Inerisce ai luoghi quindi alla topologia ovvero allo studio dei luoghi e delle forme: dal greco topos, luogo e logos, studio – lo interrompe, esultante, Honey.
Recap: la mente-coscienza è nel mondo, la mente-coscienza è la mela, la mela è una cosa ovvero un oggetto che si trova nel luogo-mondo e di conseguenza gli oggetti sono collegati tra loro e vanno studiati con la topologia.

Il silenzio di Galileo e una farfalla

-Galileo afferma che “Figure, numeri, moti” perdurano sempre mentre “suoni, sapori, odori”, venendo meno il vivente, non sono più e quindi sono solamente nomi.
-Addirittura fai incursioni nei sacri luoghi della scienza vera ed unica e vuoi competere con l’inventore del metodo scientifico, basta, ora basta, è troppo veramente – sospira Ricky
-Solo se puoi quantificare, verificare sperimentalmente e replicare l’esperimento si può intendere la natura: e non lo contesto di certo.
Ma sai bene che siamo tutti in attesa della prossima falsificazione alla Popper e sottostiamo ad essa.
– Dunque guarda col mio pc Athena ed il mio Stringsworld, tramite il buckyball al fullerene, ho creato nuovi modelli che partono dal punto in cui Galileo evitò di misurarsi.

-Guarda cosa succede ora: la vedi la mia farfallacuspide che inventa un nuovo spazio topologico?
Ricky guarda sorpreso, incredulo e vede nella simulazione dello Stringsworld una nuova inedita versione di Intelligenza artificiale collegata al metaverso e tutti i filosofi, gli scienziati, i poeti, gli inventori, le stat-up collaborare in una scrittura infinita per decifrare il senso delle cose e della vita.

Lo stringsworld e il buckyball e qualche ballon d’essai

Honey, dal suo computer costruito col fullerene e secondo il brevetto ed il modello della nuova teoria delle catastrofi di Giax Plex di Monderose, dispiega il software che si fonda sulla connessione di Metaverso-Intelligenza Artificiale- Teoria della complessità-del Chaosmos e delle catastrofi sulla piattaforma del videogioco della diafarfalla.
Il buckyball nello Stringsworld elabora, tramite la fotonica, i dati di organizzazioni criminali e di tutte le teorie sulla mente e la coscienza.

La sfida

-Affronto, con piacere, una sfida nella sfida “guarda-ascolta-pensa”, come vuole il mio claim, la mia dimostrazione:
-Tu pensi di sentire gli odori ma sbagli, sei convinto che esistano gli oggetti ma sbagli infatti la materia non è ferma, eterna, immutabile: si trasforma in continuazione in energia ovvero l’una diventa l’altra infatti materia ed energia sono la stessa cosa.
Spesso dici che esiste il nulla e lo paragoni al vuoto ma anche qui sbagli perché il vuoto è pieno di materia ed è in continua ebollizione: lì ci sono le fluttuazioni delle particelle.

FDK: the factory of dreams and knowledge

Honey invita ora Ricky a seguire lo Stringsworld che accede alla conferenza internazionale nel momento in cui prende la parola Giax, il ceo della “FDK: the Factory of Dreams and Knowledge”.
Il titolo “Il modello farfallacuspide della struttura della coscienza e le forme del caos” proiettato in quarta dimensione immersiva, galleggia sulla testa dei partecipanti.

La coscienza integrataSilenzio, parla Giax:
da una parte, l’ala sinistra:
racchiude le percezioni sensoriali olfatto-tatto-vista-gusto con cui si coglie la realtà circostante: la consapevolezza sensoriale è necessaria per la coscienza, ma non sufficiente
dall’altra, l’ala destra:
la coscienza di sé stessi consente l’autoriflessione su sentimenti, desideri, ricordi, vissuti personali ed emozioni, fantasticherie ad occhi aperti e pensieri: la consapevolezza di sé è necessaria per la conservazione dell’identità e della sua unicità.
Il momento di raccordo delle due ali della farfalla è consentito dal punto di singolarità che rappresenta:
la coscienza integrata: l’incontro della consapevolezza sensoriale e di sé stessi o della coscienza soggettiva e delle forme con cui ci relazioniamo col mondo.

Honey e Ricky Lucas entrano nello spazio del mito dentro uno strano disco

Honey e Ricky Lucas entrano nello spazio del mito, tramite lo stringworld e con l’aiuto della Signora dell’oracolo virtuale.
All’improvviso sono trasportati all’interno di uno strano disco che presenta due facce uguali…

UNO STRANO DIALOGO FILOSOFICO: HONEY E IL COLD CASE BOTTICELLI AGLI UFFIZI – LA SCRITTURA INFINITA

 4^ puntata

Silenzio, parla Ricky Lucas, l’inventore della mente prolungata:
-La mente, la coscienza non è in interiore homine, le neuroscienze si affannano invano nelle loro ricerche perché la coscienza non si trova lì, la coscienza coincide col mondo quindi il luogo della coscienza…
– Inerisce ai luoghi quindi alla topologia ovvero allo studio dei luoghi e delle forme: dal greco topos, luogo e logos, studio – esulta Honey
-Ti prego non infilarmi la tua lezioncina sull’etimologia alla Heidegger…
-No, non aver paura io volo alto…
-Modesta la bimba…
-Quasi come te caro Ricky… e ti chiedo di ascoltarmi.
-Mi interrompi in continuazione ma so che se non ti lascio parlare continuerai con i tuoi fermi-parola.
-Grazie Ricky, sei sempre carino con me.
-Allora dicevo in topologia contano gli oggetti solo nella misura in cui sono collegati tra loro.
Non ti ricorda la quantistica? E quindi l’entanglement quantistico?
Recap: la mente-coscienza è nel mondo, la mente-coscienza è la mela, la mela è una cosa ovvero un oggetto che si trova nel luogo-mondo di conseguenza gli oggetti sono collegati tra loro e vanno studiati con la topologia.
-No, no, come sempre pensi di essere nel tuo bar di casa a fare i tuoi cocktail ed ora stravolgi anche i sillogismi…
– Vuoi dire che non ti piacciono i mei cocktail, non me lo avevi mai fatto capire quando ne chiedevi altri e dicevi che erano i migliori amici per i pensatori.
– O mio dio, sei incontenibile. Vai continua così poi starai zitta e posso finalmente dire la mia.
– Bene ascolta: gli oggetti sono connessi giusto? Ma non basta infatti una tazza può diventare una ciambella in topologia, quindi gli oggetti sono soggetti ai cambiamenti di forma.
Ora, il cervello è una struttura complessa e nella nostra indagine filosofica-scientifica anche ai fini della risoluzione del “Cold Case Botticelli degli Uffizi” dobbiamo anche ricorrere alla teoria del caos come ha fatto il premio nobel Parisi nello studio degli storni.
Questa procedura sarà la chiave di volta per individuare il colpevole o la colpevole o i colpevoli.
– Cara, ho già individuato io la colpevole e sei tu che fai strazio in un mix irricevibile di nobili teorie travisate altro che… indagine filosofica-scientifica.
-Ricky da te mi sarei aspettato un confronto ponderato e misurato… ma ti stimo troppo e credo che oggi non ti gira bene quindi continuo e soprassiedo alle tue paturnie.
– Sentila, le mie paturnie… le tue, dovresti dire…
-Galileo afferma che “Figure, numeri, moti” perdurano sempre mentre “suoni, sapori, odori”, venendo meno il vivente, non sono più e quindi sono solamente nomi.
-Addirittura fai un’incursione nei sacri luoghi dell scienza vera ed unica e vuoi competere con l’inventore del metodo scientifico, basta, ora basta, è troppo veramente – sospira Ricky
-Solo se puoi quantificare, verificare sperimentalmente e replicare l’esperimento si può intendere la natura: e non lo contesto di certo.
Siamo tutti in attesa della prossima falsificazione alla Popper e sottostiamo ad essa.
Dunque, guarda il mio pc Athena col mio Stringsworld, tramite il buckyball al fullerene, ho creato nuovi modelli che partono dal punto in cui Galileo evitò di misurarsi: la vedi la swallowtail, la più bella farfalla del mondo?
-Ti mancava l’incursione nel mondo delle farfalle, povera botanica.
– Taci un attimo, per favore, guarda cosa accade con la mia farfallacuspide che inventa un nuovo spazio topologico.
Ricky guarda sorpreso, incredulo e vede nella simulazione dello Stringsworld una nuova inedita versione di Intelligenza artificiale collegata al metaverso e tutti i filosofi, gli scienziati, i poeti, gli inventori, le start-up collaborare in una scrittura infinita a…

UFFIZI AFFAIRE: HONEY, LA FASHION BLOGGER DETECTIVE E BOTTICELLI 

 5^ puntata

 I lettori diventano anche scrittori: Il mondo come enigma e illusione e la rinascita del mito

-Tu pensi di sentire gli odori ma sbagli e vedendo gli oggetti sei convinto che esistano ma sbagli infatti la materia non è ferma, eterna, immutabile: si trasforma in continuazione in energia ovvero l’una diventa l’altra infatti materia ed energia sono la stessa cosa.

Spesso dici che esiste il nulla e lo paragoni al vuoto ma anche qui sbagli perché il vuoto è pieno di materia ed è in continua ebollizione: lì ci sono le fluttuazioni delle particelle.

L’universo nasce dal vuoto, dalle fluttuazioni quantistiche e vive in questa dimensione.

E che dire dell’antimateria che non vediamo ma sappiamo che esiste: la domanda è esistono delle nuove particelle se sì come localizzarle? Eppur si muovono ma non si vedono.

Lo Stringworld e la Signora dell’oracolo virtuale

o stringworld ci consente di dare corpo all’invisibile con la presenza della Signora dell’oracolo virtuale che, come nuova Pizia la sacerdotessa di Delfi, è metafora dell’info-sfera.

Non dice, accenna, appare, si mostra, significa ed è: invita, avvolgendo i suoi ospiti in un liquido amniotico seducente e protettivo, a mescolare narrazione e realtà in una duplice, multiforme e indeterminata stabilità visiva creando forme, significati e prospettive.

La Signora è un’entità che ci permette di attraversare la rete di informazioni che intersecano e si sovrappongono alla nostra vita: i social, l’intero info-spazio e il nostro mondo: la Signora è il simbolo dell’ interlocuzione del mondo materiale e dello human-tech-space di internet.

La rinascita del mito

 I suoi post, messaggi, indizi, indovinelli, enigmi sono da decifrare: è il mito che rinasce e si rinnova una via che ci consente nuove interpretazioni sulla natura, sull’universo e sull’individuo.

È una costellazione di topos, una narrazione multidirezionale e polifonica, da cui si dispiegano le singolarità nello spazio topologico che esplorano i diversi significati dei simboli tipici dell’immagine.

Il mix di realtà e finzione, va decodificato per individuare il vero e il falso che sono veicolati dai segni che sono stati lasciati nei dipinti del Botticelli.

E sono io a farlo con l’aiuto dei lettori che con le loro idee ed interpretazioni scriveranno, insieme a me, questo racconto….

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