Morale sessuale. Il Papa ignora una terza possibilità

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“Diversa è invece la realtà dell’innamoramento. «Perché questo mistero accada, e perché sia un’esperienza così sconvolgente nella vita delle persone, nessuno di noi lo sa: è una delle realtà più sorprendenti dell’esistenza. Buona parte delle canzoni che si ascoltano alla radio riguardano questo: amori che si illuminano, amori sempre ricercati e mai raggiunti, amori carichi di gioia, o che tormentano fino alle lacrime. Se non viene inquinato dal vizio, l’innamoramento è uno dei sentimenti più puri». Attenzione, dunque, ha concluso il Pontefice, a non farlo deturpare dal demone della lussuria… Il lussurioso cerca solo scorciatoie: non capisce che la strada dell’amore va percorsa con lentezza, e questa pazienza, lungi dall’essere sinonimo di noia, permette di rendere felici i nostri rapporti amorosi».

Parole di papa Francesco. Le ho trascritte per fare la seguente osservazione: per papa Francesco sembra che non ci sia altra possibilità, innamoramento o demone della lussuria, del vizio. Il papa ignora o finge d’ignorare che esiste una terza possibilità. Due persone, pur non essendo innamorate, possono essere attratte l’una dall’altra, e di comune accordo, rispettandosi reciprocamente, avere un rapporto sessuale. Potrebbe benissimo non trattarsi di “abbandono ai piaceri del sesso; desiderio ossessivo e smodato di soddisfare tali piaceri” (Treccani). La morale sessuale, a mio modesto parere, potrebbe essere espressa in poche parole: non è male e quindi neppure peccato, qualsiasi attività sessuale che non rechi danno ad altri e neppure a se stessi. Altrimenti troppi peccatori!

Renato Pierri

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