Repubblica diversa

Politica

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L’Italia è cambiata. Forse, siamo diventati più “europei” ma, certamente meno ”possibilisti”. In misura minore partecipi della nostra cultura, ma più informati sui sacrifici male accettati, perché imposti e, spesso, inutili. Gli eventuali effetti positivi, se ci saranno, potranno essere verificati col tempo. Il futuro, almeno quello prossimo, ci riserverà altre amarezze. Se oggi ci troviamo dove siamo, nel bene come nel male, non resta che guardarci indietro. I cambiamenti politici non nascono dal nulla.

Col nuovo Millennio, sono venuti a mancare interlocutori capaci di garantire il rinnovamento dello spirito che era nel cuore dell’Assemblea Costituente. La nostra sensazione, per la carità, non vuol essere celata nostalgia per tempi che non torneranno più. Solo intendiamo essere più compartecipi con la vita della Repubblica nella quale poniamo la nostra totale fiducia. Anche se non tutti i suoi uomini, d’apparente spicco, la meriterebbero.

Questo Esecutivo, però, avrà una vita “normale”. Anche il tempo per il varo di una nuova legge elettorale e ridare equilibrio alla nostra economia. Una filosofia politica tramonta e una nuova si andrà a evidenziare già col corrente anno. Vedremo, certo con inquietudine, se sarà favorita una sorta di “continuità”. In ogni  caso, il nostro impegno informativo continua. Le percezioni che abbiamo saranno poche, ma molto chiare.

Giorgio Brignola

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