Prossimi al 17° centenario del primo Concilio cristiano (Nicea, 325) celebriamo la manifestazione del Dio comunionale con l’auspicio dell’unità dei cristiani (nel 2025).
di Carlo Forin
Il mondo vive una guerra fatta a pezzi, da tre mesi perfino in Palestina, dov’è nato il Salvatore. Con la guerra, il mondo si frantuma nelle anime e nelle città e va contro il piano di pace divino che ha preparato il convegno del paradiso alla fine della vita.
Preghiamo il nostro Dio comunionale: dacci la pace nei cuori e nel mondo. Unisci l’umanità come tu sei Uno, amore in tre persone.
Preghiamo la madre celeste, la vergine che ci porge il Redentore. Tante preghiere accorate le faciliteranno la sua azione di cattura e custodia delle lacrime dal mondo e apriranno il sorriso di Gesù, nostra pace.
Animiamo i riti, cattolico ed ortodosso.
Hanno spezzato il Natale! Con gioia del principe di questo mondo e pianto degli innocenti, dei poveri e dei migranti.
Spargiamo nel mondo il nostro desiderio di unità di ogni fede. Pratichiamo la vita dell’umanità compatta nell’amore.
O Dio, noi ti imploriamo: manifestaci la tua bontà con l’interruzione di ogni guerra!
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