Strage di cristiani in Nigeria a Natale

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Sebbene la nostra stampa e i social si siano molto concentrati sulle polemiche del post di +Europa sulle tradizioni e sull’interruzione della Messa a Padova a opera dei balordi di Ultima Generazione, la vera notizia di Natale passata sotto silenzio è l’ennesima strage di cristiani in Nigeria. Le ostilità iniziate sabato sono continuate lunedì mattina”, ha riferito Monday Kassah, presidente del consiglio governativo di Bokkos, una circoscrizione elettorale situata in questa regione che è afflitta da tensioni religiose ed etniche da diversi anni tra le tribù erranti di allevatori Fulani in prevalenza musulmane e quelle stanziali di agricoltori prettamente cristiano-animiste. “Sono stati ritrovati almeno 113 corpi”, ha aggiunto, mentre il bilancio comunicato domenica sera dall’esercito era di 16 morti. E “più di 300 persone” sono rimaste ferite e trasferite negli ospedali di Bokkos, Jos e Barkin Ladi, ha detto ancora Kassah. Gruppi armati, localmente descritti come “banditi”, hanno attaccato “non meno di 20 villaggi” tra sabato sera e lunedì mattina, ha aggiunto, sottolineando che “gli attacchi sono stati ben coordinati”. Nonostante la polizia avesse rafforzato la sorveglianza in molte regioni settentrionali, centrali e della capitale Abuja, i gruppi armati hanno agito indiscriminatamentre.Non è la prima volta che i pastori musulmani Fulani attaccano i villaggi cristiani. Come ha spiegato Jo Newhoise, portavoce dell’agenzia Open Doors, «le conferme sull’identità e sul movente degli attentatori tarderanno ad arrivare. Possiamo però basarci su ciò che sappiamo essere accaduto in questa regione per un lungo periodo di tempo. Sappiamo che le comunità agricole, per lo più cristiane, hanno subito attacchi da parte dei militanti Fulani (musulmani) per molti anni. Sebbene nella narrativa comune, la colpa degli attacchi ricada spesso su questioni come il cambiamento climatico, l’etnia, ragioni socio-economiche o politiche,. Quasi nessuno ne parla più mentre in Italia e non solo, ma la situazione è davvero drammatica sopratutto in alcuni paesi. La Nigeria per esempio dove è avvenuta questa ultima strage, è l’epicentro mondiale della persecuzione anticristiana. Solo l’anno scorso 5.014 cristiani sono stati uccisi in quanto cristiani. “La brutale uccisione di 170 cristiani in Nigeria nei giorni di Natale, da parte di aggressori musulmani, conferma che nel mondo si sta perpetrando una strage silenziosa, nell’indifferenza più totale della comunità internazionale. Questo silenzio ipocrita deve cessare, è tempo che a questa immane strage venga posta fine e che la comunità internazionale, a partire dall’Europa, intervenga e chieda al governo nigeriano di proteggere le comunità cristiane abbandonate alla violenza cieca dei terroristi”. Lo ha affermato in una nota il co-presidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia. “Una indifferenza tanto più grave se si considera che le vittime nigeriane sono state uccise con esecuzioni sommarie di inaudita violenza, mentre le abitazioni, il raccolto dei campi e le stesse chiese e cliniche sono stati dati alle fiamme senza alcuna pietà. Quello che sta accadendo in Nigeria – continua Procaccini- è sconvolgente, con molte persone mutilate o gravemente ferite e interi villaggi sfollati, tanto che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. Ma la persecuzione dei cristiani nel mondo è fenomeno ben più ampio e drammatico, con numeri spaventosi. Le ultime rilevazioni di World Watch List parlano di più di 360 milioni di cristiani che nel mondo, soprattutto in Asia e Africa, sono vittime di gravi persecuzioni per la loro fede. Violenza di matrice islamica ma anche dal comunismo nell’America Latina”.

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