A.V. E Sperperi di Stato

Economia & Finanza

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IL Paese degli sperperi e della gestione gerontocratica, l’Italia che sequestra il futuro di figli e nipoti. Dopo aver subito la vittoria della Germania nel nuovo patto di stabilità, che grazia per tre anni, soprattutto l’Italia e gli stati che hanno un debito pubblico superiore al 90% e, la Unione europea trasformata, in guerrafondaia e istituzione, che riduce sempre più la produzione di beni e servizi pubblici affinché siano i privati, a gestire il tutto. Come valutare non considerare le spese militari nei limiti del deficit?.

IL motto evocando Nietzsche, del perenne ritorno del sempre uguale è“ affamare la bestia“ cioè lo Stato, come dicono i liberisti.

Un esempio dello Stato che consente lo sperpero? Oltre il costo di un millimetro di alta velocità a Vicenza pari a 351 mila euro (trecentocinquantuno mila euro) ora lo scandalo dell’intero lotto 1 da Battipaglia a Praia a Mare che costerà a consuntivo molto di più dei 9 miliardi di euro stimati. Pubblicato in data 28 dicembre l’avvio della procedura di VIA presso il ministero dell’ambiente.

Giunti Praia si cambia programma, considerato che non potendo fare il lotto due da Tarsia a Cosenza sarebbe assurdo fare il 3 da Cosenza, a Santa Eufemia. Si passa quindi dal corridoio autostradale a quello tirrenico, lungo la costa.

Incomprensibile che, in altri Stati, motivazioni economiche o ambientali hanno portato al ridimensionamento e cancellazioni di progetti di alta velocità.

IL Portogallo ha depennato il progetto alta velocità, Lisbona – Madrid di comune accordo con il governo spagnolo.

IL motivo? La sentenza emessa dalla Corte dei Conti, contraria al contratto di costruzione della linea di alta velocità. La Corte dei Conti ha annullato il contratto, per l’esecuzione della tratta principale del progetto di Alta velocità, fra Lisbona e Madrid, di circa 150 km, che doveva collegate Poceirao con Caia, alla frontiera con la città spagnola di Badajoz.

Un appalto per 1,4 miliardi di euro, aggiudicato nel 2010.

Anche il governo svedese e quello inglese hanno cancellato pezzi di progetti alta velocità.

Bloccato il progetto di alta velocità,  Stoccolma-Malmö-Göteborg definito “costoso, non vantaggioso e troppo protratto nel tempo”. IL costo dell’opera, stimato in 30 miliardi di euro senza considerare stazioni e parcheggi e, stazioni per bus.

Del resto, già nel 2019 la Corte dei Conti svedese aveva rivolto dure critiche alla gestione del progetto, da parte del Governo socialdemocratico: le stime dei costi che erano state presentate, peccavano di superficialità e frettolosità.

Una mozione, la seguente sarebbe stata doverosa presentarla in Italia rappresentando le stesse problematiche.

Nella mozione si legge: «Le necessità del sistema delle infrastrutture sono molte e puntare sull’alta velocità rischia di compromettere altri investimenti necessariQuelli nella rete ferroviaria esistente, con la costruzione di più moderni binari, faranno sì che i treni viaggino più veloci, anche senza l’alta velocità. Gli investimenti nella rete ferroviaria dovrebbero privilegiare i treni pendolari e il traffico merci. Questo darebbe impulso all’occupazione e alla crescita economica in tutto il paese». Sembrano sollevati nella mozione tutti i veri problemi della mobilità italiana.

Infine, in ordine di tempo la Gran Bretagna ha pesantemente ridimensionato il programma di alta velocità ferroviaria, noto come HS2, i cui lavori sono iniziati nel 2017.

Il tracciato originario doveva avere forma di Y e collegare Londra, Birmingham, le Midlands orientali, Leeds, Sheffield e Manchester. Cancellata la tratta da Birmingham a Leeds. La linea terminerà a East Midlands Parkway, una stazione nei pressi di Nottingham. IL motivo? Impatti ambientali elevati. Ridimensionato anche il tracciato tra Manchester e Leeds. Non solo le Corte dei Conti dei Paesi citati ma anche la Corte dei Conti della Unione europea ha rilevato le rilevanti criticità del progetto av europeo. Forse la Corte ignora che le ferrovie della UE, praticano costose operazioni di lobby a Bruxelles ? Basta consultare registri e costi sostenuti per l’attività.

La Corte dei Conti UE nella relazione speciale di 4 anni fa boccia il piano dell’UE per le linee ferroviarie ad alta velocità: disomogeneo, scoordinato a livello transfrontaliero, senza collegamenti soddisfacenti e inefficiente in termini di costi, soprattutto in Italia dove ogni Km di alta velocità è costato più del doppio rispetto agli altri Paesi.

Relazione Corte dei Conti UE: “A European high-speed rail network: not a reality but an ineffective patchwork”

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