Adoro girare tra i libri. Annusarli, toccarli, sceglierli e comprarli.
Mi sono imbattuto in un piccolo volumetto di Einaudi. Un poeta, Rainer Maria Rilke e le sue
Elegie Duinesi. Una pietra miliare per chiunque ami la poesia. Versi bellissimi. Lo avevo già, forse più di una copia. L’ho letto e riletto. Ma come molti milanesi sanno, in Feltrinelli esiste un reparto dedicato alla vendita dei volumi usati del Libraccio, altro mito milanese per chiunque ami i libri. L’ ho visto e mi ha attratto,
ancora una volta: così piccolo eppur potente, di luminosa bellezza.
Ho girato la copertina e subito una storia, all’inizio della raccolta di divina poesia.
Una dedica: il 30 luglio 2020 Chiara regala, evidentemente, il libro a un suo amore o a un suo affetto familiare… chissà:
A Renato
… Ascolta, mio cuore, come soltanto i santi
ascoltarono un giorno…
Che I maestri, i poeti e l’amore ti accompagnino
nel tuo cammino –
Con amore.
Chiara
Bellissimo. Eravamo nel pieno della lotta al Covid 19. Un’ estate che nessuno di noi dimenticherà facilmente.
Chi sono Renoto e Chiara? Madre e figlio, due fidanzati, una coppia di sposi, due amanti…?
Di sicuro Chiara è una donna con raffinati e profondi gusti letterari, affascinante già per questo. I versi che Chiara cita, opportuna e precisa, sono della prima elegia di Rilke.
Dove sono, ora, Chiara e Renato?
Non sappiamo nulla di loro. L’unica cosa che sappiamo è che il magnifico, piccolo dono è finito tra gli scaffali di Feltrinelli, reparto libri usati, ma non vecchi, della raccolta del Libraccio. Come un messaggio in bottiglia regalato a onde marine. Possiamo solo immaginare e giocare con la fantasia.
Un esempio che ci fa capire quanto i libri rappresentino la nostra vita e raccontino di noi molto più di quello che noi immaginiamo.
Lo diceva Milan Kundera: i libri, la letteratura, il romanzo sono l’eco della voce di Dio. In queste ore di festa natalizia, ci piace immaginare il meglio per Chiara e Roberto ovunque essi vivano felici. Che siano insieme, oppure no.
Ringraziandoli, soprattutto Chiara, per il momento di sereno e sano sentimento.
Francesco Magisano