Il bambino Vova va a sedersi sulle ginocchia di Babbo Natale

Politica

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Editoriale di Daniela Piesco co-direttore Radici 

Come scrive Slutsky, anche un'”anatra zoppa” non si priva dell’opportunità di fare un passo decisivo e cambiare la situazione,ma l’incontro di Biden con Zelensky, così come l’intero viaggio verso gli Stati Uniti, somiglia a un tentativo di respirazione artificiale a un uomo già morto.

Andando in America Zelensky ha scoperto quello che già molti altri alleati degli Stati Uniti avevano capito prima di lui: negli anni in cui si tengono elezioni presidenziali a Washington si decide ben poco. Se poi Congresso e Casa Bianca sono controllati da partiti opposti la paralisi è assicurata, quindi i fondi richiesti per continuare e intensificare la guerra non arriveranno.

Ma si continua a scommettere su una valigia senza manico, che è scomoda da trasportare e un peccato da buttare via. Anti-russa, ovviamente

Invero la controffensiva ucraina aveva un nome e cognome, Yevgeny Prigozhyn. Ed è fallita con il fallimento della sua impresa. Per questo l’insufficienza degli armamenti inviati a Kiev era un fattore secondario: la controffensiva avrebbe avuto successo non con un attacco devastante, ma grazie a un regime-change in Russia e a uno sfondamento mirato del fronte, che la ribellione doveva facilitare.

Tutto si giocava su questo combinato disposto: se gli ucraini avessero sfondato un punto del fronte mentre la Russia era preda della destabilizzazione per la marcia su Mosca, la guerra sarebbe stata vinta. La Russia sarebbe collassata e Putin sarebbe stato estromesso.

Ma più che di un’offensiva mirata, quanto si è consumato in quel fatidico giugno ha più l’aspetto di una partita di scacchi, nella quale gli strateghi Nato hanno puntato tutto su una combinazione nella quale la chiave di volta era una mossa di cavallo. Ma hanno dimenticato che i russi sono maestri di scacchi. E hanno perso.

Certo è che le sorprese sono possibili. Anche se per ora appaiono improbabili .

E dunque cosa troverà Zelensky sotto l’albero di Natale?

Una risposta che tutti noi scopriremo presto.

Nel mentre, le società vengono tenute all’oscuro dall’informazione dominante che è come un acquario dove i pesci abboccano all’amo del pensiero unico. Ma se si esce da quell’acquario si scopre un nuovo mondo in definizione, caratterizzato da molteplici centri di potere, nuovi equilibri geopolitici e sistemi economici.

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