“Viva l’Italia antifascista”: la Digos lo identifica alla Prima della Scala

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Social inondati di solidarietà per l’autore del gesto

ROMA – Quando mancava poco all’inizio dell’atteso ‘Don Carlo’ per la Prima della Scala, un grido si è levato dal pubblico: “Viva l’Italia”. Subito dopo, un altro grido: “Viva l’Italia antifascista”. Peccato che, in questo secondo caso, sia intervenuta la Digos e abbia proceduto all’identificazione del loggionista responsabile della frase. Si tratta di Marco Vizzardelli, appassionato di lirica e giornalista.

“L’ho buttata sul ridere, ho detto agli agenti che avrebbero dovuto legarmi e arrestarmi se avessi detto il contrario, ‘viva l’Italia fascista’, ma così no“, ha raccontato lui stesso a quanto riporta ‘La Repubblica’.

IL SOSTEGNO DAL WEB

L’episodio non è passato inosservato. Da ore campeggia sui social l’hashtag #VivaItaliaAntifascista, ma anche #identificarsi. I post, pubblicati su X, sono una lunga catena di sostegno a Vizzardelli e di rivendicazione di quello che la nostra Repubblica è, cioè nata dall’antifascismo, appunto.

“Caro #MarcoVizzardelli lei ha tutta la mia stima. Ma inizio a pensare che se ad urlare #VivaItaliaAntifascista sia rimasto solo chi ha cultura, e se viene persino identificato come un criminale, abbiamo un problema molto, molto grosso, scrive la psicologa Barbara Collevecchio. “Ha gridato quanto previsto dalla nostra Costituzione e condiviso dalla stragrande maggioranza degli italiani, perché identificarlo? Un plauso a Marco Vizzardelli. Credo che sia il caso di gridare tutti #VivaItaliaAntifascista“, commenta l’utente Loredana, “Lunedì avrò in aula un centinaio di ragazzi per un esame scritto salutarli con VIVA L’ITALIA ANTIFASCISTA mi sembra il minimo”, scrive invece Brunella. “Identificarsi nell’Italia antifascista non è né di destra né di sinistra. È da italiani. La #Digos che identifica chi urla #VivaItaliaAntifascista faccia lo stesso nelle piazze dove si consentono adunate fasciste, saluti romani e w il Duce senza intervenire. Vergognoso #Scala“, scrive il giornalista Alessio Lasta.I

IL COMMENTO DI FRATOIANNI

“Mi auguro che la Digos abbia identificato chi ha gridato #VivaItaliaAntifascista perchè il questore e il prefetto di Milano intendono ringraziare quel cittadino per aver reso omaggio alla #Costituzione#PrimaScala. Se invece chi ha urlato #VivaItaliaAntifascista deve essere identificato per chissà quale motivo, il ministro dell’Interno dovrà spiegarlo in Parlamento. I funzionari dello Stato italiano hanno giurato sulla #Costituzione #antifascistaNessuno dovrebbe mai dimenticarlo”, ha commentato su X il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

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