Cristianita’ e teocrazia

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

 di Tiziana Chierotti 

La parola cristianità indica il modo in cui, in un determinato periodo storico, si presenta concretamente la religione cristiana come fenomeno sociale e insieme di strutture e istituzioni.

Per cristianità, dunque, si può intendere l’insieme delle diverse Chiese che si definiscono cristiane, quale la Chiesa cattolica, la Chiesa ortodossa ed il protestantesimo. Vediamo dunque che il concetto di cristianità coincide soltanto in parte con quello di cristianesimo, perché il primo si riferisce ad un fenomeno sociale, mentre il secondo ad una religione.

Un cristiano dovrebbe essere un seguace e discepolo di Cristo e avere uno spirito cristiano.

La teocrazia è invece la forma di governo secondo cui la gestione delle attività religiose e quelle governative laiche coincidono. Spesso la religione però nella teocrazia diventa mero strumento della politica, un sistema di governo in cui il potere è esercitato dai ministri della religione in quanto ritenuti interpreti fedeli della volontà di Dio e  suoi rappresentanti.

Ogni religione, avendo una visione complessiva della realtà, tende ad avere anche una visione sociopolitica a seconda delle proprie convinzioni teologiche, dal che si deduce che la teocrazia è una caratteristica insita in tutte le fedi, cristianesimo compreso. Pensiamo ai secoli passati, alla lotta per le investiture che ancora oggi esiste, indice del fatto che tutte le Chiese sono esposte a una visione teocratica della realtà.

Già nell’Alto Medioevo il potere politico e religioso non erano attribuiti a due figure diverse; le aree di influenza di Impero e Chiesa si intrecciavano e si sovrapponevano. Lo Stato della Chiesa era governato dal pontefice di Roma, che deteneva un potere teocratico, cioè ritenuto di origine divina.

Lo scontro tra vera cristianità e teocrazia è stato dunque inevitabile; la teocrazia ha stravolto la semplicità e i dettati di Cristo, il vero e semplice Vangelo del Cristo, perché purtroppo nella gerarchia ecclesiastica ci sono persone che sono volte ad oscurare la luce e la verità di Gesù Cristo.

L’insegnamento principale del Maestro era il comandamento dell’Amore: amare Dio e amare il prossimo, la Fede nel Padre ed il perdono.

Il suo messaggio era mistico e nello stesso tempo sociale, ma semplice ed accessibile a tutti.

Nel 1942 Papa Pio XII  fonda l’Istituto per le opere di religione con sede in Vaticano, un’istituzione finanziaria pubblica della Città del Vaticano,, meglio conosciuta come  Ior, con  compito di svolgere l’Amministrazione dell’ingente  Patrimonio della Sede Apostolica, ma grazie alle tante altre attività la definizione di banca centrale della Santa Sede sarebbe più realistica.

L’industria finanziaria, tra speculazione e sistemi offshore promuove egoismi e sopraffazioni,

sporcano l’immagine della Chiesa mettendo a repentaglio i suoi  fini.

Il tema della corruzione devastante e ben radicata nella Chiesa, che in vari periodi della storia è esplosa rovinando la reputazione  della Chiesa stessa nella sua missione è stata definita “sporcizia” dall’allora Card. Ratzinger nella Via Crucis del 2005, qualche settimana prima che venisse eletto Papa.

All’arricchimento spropositato, in una forma di avarizia insaziabile si affianca la “malattia” della libidine possessiva applicata alla sfera sessuale, sia sul versante etero e sia su quello omosessuale, nonché quel fenomeno della pedofilia, oggi divenuto palese e registrato un po’ ovunque,.

Il tutto si traduce in grave offesa a chi è più debole,  l’accumulo del denaro e la brama di potere hanno distrutto, per tanti e forse per troppi, definitivamente l’immagine di quel servizio che deve assumere chi esercita il compito di Ministro di Cristo all’interno della Chiesa.

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