Anomia o rinascita relazionale conseguenze dell’implosione del patriarcato?

Arte, Cultura & Società

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Il dibattito sul patriarcato, esploso in modo fenomenale dopo il brutale omicidio di Giulia Cecchettin, ha messo in luce la contrapposizione di due visioni diametralmente opposte. Da un lato, c’è chi ritiene che il patriarcato sia una cultura ancora profondamente radicata nella società italiana, e che sia questa la causa principale della violenza di genere. Dall’altro lato, c’è chi sostiene che il patriarcato sia in declino, e che la violenza di genere sia dovuta a fattori diversi, come la mancanza di educazione, l’egoismo dei genitori o la diffusione di culture religiose conservatrici.

Analizzando il dibattito alla luce della sociologia relazionale, si può osservare che le due visioni in contrapposizione rappresentano due fasi diverse del processo di tramonto del patriarcato.

La fase dell’anomia

La prima fase è quella dell’anomia, ovvero la condizione di disordine e di mancanza di norme che si verifica quando una struttura sociale entra in crisi. In questo caso, la crisi è rappresentata dal declino del patriarcato, che ha rappresentato per secoli la base della struttura sociale e relazionale della società italiana.

In questa fase, la violenza di genere può aumentare, in quanto le persone si sentono meno vincolate da norme e valori tradizionali. Il patriarcato, infatti, ha sempre fornito un quadro di riferimento per definire i ruoli di genere e le relazioni tra uomini e donne. Con il suo declino, questi ruoli e queste relazioni si fanno più fluidi e ambigui, e questo può creare confusione e frustrazione, che possono sfociare in violenza.

La fase della rinascita relazionale

La seconda fase è quella della rinascita relazionale, ovvero la fase di ricostruzione di nuove forme di relazione sociale e di genere. In questa fase, le persone si impegnano a costruire nuove norme e valori che possano sostituire quelli tradizionali.

In questo contesto, la violenza di genere può diminuire, in quanto le persone sono più consapevoli dei diritti e dei bisogni reciproci. Le nuove forme di relazione, infatti, si basano sul rispetto, sulla parità e sulla reciprocità.

Le strategie per la rinascita relazionale

Per favorire la rinascita relazionale di genere, è necessario promuovere politiche e interventi che mirino a:

  • Rafforzare le norme e i valori di parità e di rispetto tra i generi. Questo può essere fatto attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e la promozione di modelli positivi di relazione.
  • Sviluppare le competenze relazionali. Le persone devono imparare a comunicare in modo efficace, a risolvere i conflitti pacificamente e a costruire relazioni basate sulla fiducia e sulla reciprocità.
  • Creare reti di supporto. Le persone devono sentirsi supportate nella costruzione di nuove forme di relazione. Questo può essere fatto attraverso il coinvolgimento delle comunità, delle famiglie e delle istituzioni.

La sociologia relazionale (o teoria relazionale della società), la quale è stata inizialmente formulata dal sociologo italiano Pierpaolo Donati all’inizio degli anni ottanta del novecento nel volume “Introduzione alla sociologia relazionale” (Franco Angeli, Milano, 1983, seconda edizione 1986), può fornire un quadro teorico utile per la progettazione di strategie che mirino alla rinascita relazionale di genere. Donati sostiene che le relazioni sociali sono sempre emergenti, ovvero che si costruiscono nel corso dell’interazione tra le persone. In questo senso, la rinascita relazionale di genere non può essere imposta dall’alto, ma deve emergere dalle relazioni quotidiane tra uomini e donne.

Gli elementi di riferimento proposti da Donati possono essere utili per orientare le strategie di intervento:

  • L’asse refero, ovvero l’insieme di norme e risorse che le persone condividono, può essere rafforzato attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e la promozione di modelli positivi di relazione.
  • L’asse religo, ovvero l’insieme di fini e valori che le persone condividono, può essere sviluppato attraverso la promozione di un dialogo tra uomini e donne e la costruzione di reti di supporto.

La rinascita relazionale di genere è un processo complesso e articolato, che richiede tempo e impegno. Tuttavia, è un processo necessario per costruire una società più equa e inclusiva.

 

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