Giulia Cecchettin, il consigliere veneto che ha attaccato la sorella: “Io minacciato di morte”

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Il consigliere che ha attaccato la sorella di Giulia Cecchettin per la felpa con “simboli satanici” si sfoga sui social: “Ho criticato il suo appello contro la società patriarcale”. I Verdi lanciano una petizione per farlo dimettere

 

VERONA – “Un commento di non condivisione rispetto a dichiarazioni che minimizzano la responsabilità personale dell’omicida per cercare una responsabilità nel presunto ‘modello patriarcale’ non pensavo suscitasse una tale violenza di reazioni, con minacce di morte”. Così il consigliere regionale Stefano Valdegamberi (Gruppo misto), al centro della bufera per le sue parole sulla sorella di Giulia Cecchettin.
“L’idea dell’amore come possesso personale, in funzione egoistica di sé stessi e del proprio soddisfacimento e non del bene dell’altro, fortemente promossa ed esaltata nella nostra società, genera mostri ovunque. L’amore è l’antitesi dell’egoismo ma nessuno educa a questo e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. L’ipernarcisismo dell’egoistica cultura dominante del successo a ogni costo che domina ovunque nella nostra società, non accetta la sconfitta, non accetta il ‘no’ di una fidanzatina che non vuole stare con te. Quando gli insegnanti rimproverano un nostro figlio, cosa facciamo? Corriamo a rimproverare gli insegnanti: il figlio ha sempre ragione. Non esistono per lui i ‘no’, ma solo i ‘sì’: poi ci meravigliamo se ci troviamo dei mostri con la faccia da bravi ragazzi, in casa. Altro che società patriarcale o non patriarcale. Se poi scopro dai social media che l’appello viene fatto da una ragazza che abbraccia ed esalta simboli di satanismo, che tutto sono tranne che amore e fratellanza, non posso pormi degli interrogativi?”, afferma ancora Valdegamberi.

PETIZIONE VERDI ONLINE PER DIMISSIONI VALDEGAMBERI

Europa Verde-Verdi del Veneto ha lanciato una petizione on line per chiedere le dimissioni del consigliere della Lega Stefano Valdegamberi che ha attaccato la sorella di Giulia Cecchettin, accusata di indossare una “maglietta statica” ed invitando addirittura la magistratura ad indagare su di lei. “Un comportamento che riteniamo inqualificabile per un rappresentante delle istituzioni”.

Ecco il testo della petizione: “Chiediamo le dimissioni del consigliere Valdegamberi. Mentre tutta l’Italia è sconvolta dalla morte violenta di Giulia Cecchettin e si stringe attorno ai famigliari colpiti da questo terribile lutto, il consigliere della Regione Veneto, Stefano Valdegamberi, eletto con la lista Zaia, manifesta su Facebook una violenza verbale inaudita nei confronti della sorella di Giulia. Veicola di fatto un messaggio pericolosissimo, che alimenta la fonte socio-culturale della violenza sulle donne. Un comportamento inqualificabile per il ruolo istituzionale che ricopre, che non può più essere tollerato. La società e tutte le istituzioni sono chiamate oggi più che mai a uno sforzo comune che debelli definitivamente la cultura patriarcale e denigratoria nei confronti delle donne. Serve un cambio di rotta. I rappresentanti delle Istituzioni sappiano sempre cogliere la sofferenza delle cittadine e dei cittadini, attraverso rispetto ed empatia. Evitando parole che non fanno altro che fomentare quel solco entro cui gli stereotipi di genere si annidano. La Regione Veneto sia d’esempio e chieda immediatamente le dimissioni del Consigliere Regionale Valdegamberi”. fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.i

(La foto del consigliere Valdegamberi è tratta dal suo profilo Facebook)

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