Il neoplatonico Fedriga: apocatastasi dell’informazione

Arte, Cultura & Società

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Le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, sul ruolo dell’informazione nel mondo contemporaneo assumono un particolare rilievo se lette alla luce della filosofia neoplatonica.

Fedriga ha infatti affermato che “la mancanza di verità è mancanza di libertà”, e che “la grande responsabilità di chi oggi fa informazione” è quella di fornire ai cittadini una conoscenza vera e completa, al fine di permettergli di prendere decisioni consapevoli.

Queste affermazioni si possono interpretare come un’apocatastasi dell’informazione, ovvero un ritorno all’ideale di un’informazione che sia al servizio della verità e della libertà.

Nel neoplatonismo, l’apocatastasi è il processo di ritorno all’unità originaria, dopo la caduta dell’anima nel mondo materiale. In questo contesto, l’informazione può essere vista come un mezzo per ricondurre l’anima umana alla verità, che è la sua natura originaria.

Fedriga sembra quindi sostenere che l’informazione ha un ruolo fondamentale nella realizzazione della libertà umana. Una informazione vera e completa permette all’individuo di conoscere la realtà e di prendere decisioni autonome, liberandosi da condizionamenti e manipolazioni.

In un mondo sempre più complesso e interconnesso, in cui la diffusione delle fake news e la polarizzazione dell’opinione pubblica rappresentano una seria minaccia alla democrazia, le parole di Fedriga risuonano con particolare forza.

L’informazione ha il potere di unire o di dividere, di illuminare o di ingannare. Dipende da noi scegliere di utilizzare questo potere per il bene o per il male.

Fedriga, con le sue dichiarazioni, sembra invitare i giornalisti a un impegno ancora più forte per la verità e la libertà. Un impegno che è necessario per costruire una società più giusta e democratica.

Alcune riflessioni

Le parole di Fedriga si possono interpretare in diversi modi. Da un lato, esse possono essere viste come un tentativo di difendere il ruolo tradizionale dei media, come garanti della verità e della libertà di informazione. Dall’altro lato, esse possono essere interpretate come una critica alla deriva populista e anti-democratica che sta caratterizzando il panorama politico italiano.

In un contesto in cui la disinformazione è sempre più diffusa, e in cui i media sono spesso utilizzati per diffondere propaganda e fake news, le parole di Fedriga assumono un significato particolare.

Fedriga invita i giornalisti a un impegno ancora più forte per la verità e la libertà, in un momento storico in cui questi valori sono sempre più minacciati.

Un impegno che è necessario per costruire una società più giusta e democratica.

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