800 dipendenti del parlamento europeo contestano la Von der Leyen

EuropaPolitica

Di

Il personale dell’UE che lavora in tutto il mondo ha criticato la posizione di “sostegno incondizionato” della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Israele, in una lettera inviata alla presidente delle Commissione. “Siamo particolarmente preoccupati per il sostegno incondizionato della Commissione europea che lei rappresenta a favore di uno dei due partiti”, si legge in una lettera di tre pagine inviata venerdì (20 ottobre) all’ufficio di von der Leyen. Secondo il giornale Euractiv, la lettera sarebbe stata inviata alle delegazioni dell’UE in tutto il mondo, compresi gli uffici di rappresentanza della Commissione europea. Circa 32.000 persone sono sul libro paga del personale dell’UE. Si ritiene che circa 850 dipendenti abbiano già firmato la lettera.

“Noi, un gruppo di funzionari della Commissione Europea e di altre istituzioni dell’UE condanniamo solennemente, per motivi personali, gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas contro civili indifesi (…). Condanniamo altrettanto fermamente la reazione sproporzionata del governo israeliano contro i 2,3 milioni di civili palestinesi intrappolati nella Striscia di Gaza”, scrivono.

“Proprio a causa di queste atrocità, siamo sorpresi dalla posizione assunta dalla Commissione europea – e anche da altre istituzioni dell’UE – nel promuovere quella che è stata descritta dalla stampa come cacofonia europea”, si legge nella lettera. Scrivono inoltre di essere preoccupati per “l’apparente indifferenza dimostrata negli ultimi giorni dalla nostra istituzione nei confronti del massacro di civili in corso nella Striscia di Gaza, in spregio ai diritti umani e al diritto umanitario internazionale”.

Al di la di quello che si possa pensare sul conflitto e sull’atteggiamento adottato dalla presidente della Commissione, che insieme alla presidente Metsola ha fatto visita anche ad Israele per portare la solidarietà del parlamento e della commissione europea, resta piuttosto singolare e certamente irrituale questa lettera da parte di chi è dipendente di una istituzione europea e non dovrebbe entrare nel merito di decisioni prese dalla commissione e dal parlamento europeo, come ha fatto osservare il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza

“La lettera inviata da 850 funzionari della Commissione e di altre istituzioni europee contro la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, criticata per le sue presunte posizioni eccessivamente filo-israeliane, è un atto politico di estrema gravità che la dice lunga sull’orientamento ideologico di questi dipendenti dell’esecutivo comunitario”. scrive in una nota l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Fidanza. “A prescindere da come la si pensi sul conflitto tra Israele e Hamas, il fatto che dei dipendenti, in forma peraltro non associata o sindacalizzata, che si presumono terzi si permettano di criticare così aspramente le legittime prese di posizione di un vertice politico ergendosi a custodi dei valori europei è significativo del degrado in atto nelle istituzioni comunitarie – afferma Fidanza -. Se proiettiamo questo atteggiamento sulle centinaia di provvedimenti legislativi che transitano dagli uffici della Commissione possiamo ben immaginare quanto influisca sulla loro stesura l’orientamento politico così evidente di questi funzionari. Ecco spiegate le tante norme cervellotiche emanate da Bruxelles e imbevute di ideologica rossa e verde”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube