Alta tensione in Francia, nuovo allarme a Versailles

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Conseguenza diretta del conflitto tra Israele e Hamas, è stata un’altra giornata rossa per la sicurezza nazionale. Decine di nuove allerta bomba e minacce di attentati. Fermate 18 persone, quasi tutti minori

AGI – Conseguenza diretta del conflitto tra Israele e Hamas, in Francia è stata un’altra giornata rossa per la sicurezza nazionale. Sono scattate decine di nuovi allarmi bomba e minacce di attentato contro scuole, siti turistici, tra cui il castello di Versailles, e diversi aeroporti poi fatti evacuare, come quello di Lille in cui si trovava il presidente Emmanuel Macron e la moglie. Una giornata ad alto rischio sicurezza anche per il funerale ad Arras dell’insegnante assassinato venerdi’ scorso da un suo ex studente radicalizzato.

“Il conflitto Israele-Hamas può diventare un elemento di divisione in Francia”, ha dichiarato il presidente francese, spiegando la decisione di vietare momentaneamente le manifestazioni pro-palestinesi con la necessità di “un periodo di rispetto” dopo i massacri di cittadini israeliani da parte di Hamas. Il Quai d’Orsay ha riferito che si è aggravato a 28 morti il bilancio delle vittime francesi uccise negli attacchi di Hamas, mentre sette risultano ancora dispersi, di cui alcuni sono in mano agli estremisti.

Oggi si è ripetuto lo stesso scenario di mercoledì, in un contesto di allerta “urgence attentat” (emergenza attentato), il livello di allarme più alto del dispositivo antiterrorismo Vigipirate. Ai quattro angoli del Paese le minacce sono state recapitate ai potenziali bersagli tramite pacco sospetto, telefonata o semplice mail, facendo scattare la paura. In conferenza stampa il portavoce del governo, Olivier Veran, ha sottolineato che “non c’e’ alcuna psicosi, ma una paura legittima”.

Per la quarta volta in una settimana la reggia di Versailles ha dovuto organizzare l’evacuazione dei suoi visitatori “per motivi di sicurezza” nel primo pomeriggio. La direzione del castello ha assicurato che avrebbe riaperto “non appena saranno stati effettuati i controlli”. La direzione dipartimentale della pubblica sicurezza (DDSP) delle Yvelines ha precisato che si tratta “del monumento più visitato del dipartimento (fino a 15 mila persone al giorno) e al quale ovviamente prestiamo particolare attenzione”.

Per questo motivo si tratta di un sito in cui le evacuazioni saranno sistematiche “per non correre alcun rischio”. Gli aeroporti di Nantes, Bordeaux, Montpellier, Lille, Beauvais, Pau e di altre città del Hexagone sono stati costretti ad evacuare passeggeri e dipendenti, dopo aver ricevuto minacce di attentato. Alcuni di questi hanno direttamente spiegato la situazione di allarme in corso, informando i passeggeri in tempo reale sui propri account social.

La stessa situazione mercoledì ha causato la cancellazione di 130 voli e numerosi ritardi. “I falsi allarmi organizzati sono pericolosi e inaccettabili. Sono pesantemente sanzionati: fino a due anni di carcere e una multa di 30 mila euro”, ha scritto su X il ministro delegato ai trasporti, Cle’ment Beaune. “Ogni caso è oggetto di una denuncia da parte dell’aeroporto, come ho richiesto alla DGAC.

La giustizia è chiamata in causa”, ha avvertito l’esponente di governo. Nel mirino anche decine di scuole di vario ordine e grado a Tolosa, Rennes, Strasbourg, Orle’ans, Villeneuve-Saint-Georges, Montluel e Font-Romeu. A rischio un sito nucleare a Grenoble, dove due rider, al termine di una consegna, hanno detto: “Ecco, bomba consegnata”, facendo scattare l’allarme. Massimo livello di sorveglianza ad Arras (Nord) per i funerali del professore Dominique Bernard, vittima di un’aggressione di matrice jihadista, ai quali hanno assistito il presidente Macron, la first lady e il ministro della Pubblica istruzione, Gabriel Attal.

In un decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è stata annunciata l’assegnazione al defunto docente della Legione d’onore da parte della presidenza della Repubblica. In Francia il livello massimo di allarme sicurezza è scattato la sera stessa dell’attacco terroristico alla scuola in cui insegnava, compiuto da Mohammed Moguchkov, un russo radicalizzato che afferma di essere membro dell’organizzazione Stato islamico.

L’aggressore è stato accusato di omicidio in relazione ad un’impresa terroristica e imprigionato, mentre il fratello di 16 anni è stato arrestato per complicità, e un cugino di 15 anni per mancata prevenzione volontaria di un crimine. L’assalitore ha seminato il panico nell’istituto scolastico con due coltelli in mano, uccidendo Bernard prima di ferire altri tre adulti, di cui due gravemente. Alla riunione dei ministri degli Interni dell’Unione europea a Lussemburgo, il ministro francese Ge’rald Darmanin ha denunciato “l’ingenuita'” europea di fronte al “jihadismo che sta nell’aria”, che consente la “radicalizzazione e il passaggio all’azione”.

Ai suoi omologhi europei Darmanin ha sottolineato che “bisogna lottare contro questo ecosistema, nel modo di mostrare la nostra autorità e in generale nella lotta per quello che la Francia chiama laicita'”.

Darmanin, 18 fermi allerte bombe, quasi tutti minori

Nelle ultime 48 ore ci sono stati 18 fermi nel quadro delle inchieste per gli allarmi bombe sul territorio e si tratta “essenzialmente di minorenni”, ha comunicato il ministro dell’Interno, Gerrald Darmanin intervistato da BfmTv. Nel Paese, ha detto il ministro, ci sono almeno 1.000 minorenni radicalizzati, segnalati alla polizia per islamismo.

Questi ragazzi, ha spiegato Darmanin, “si scambiano foto di decapitazioni e consultano la propaganda dell’Isis”. Queste persone, ha proseguito il ministro, si contattano su Internet. “È colpa della polizia? – si è chiesto Darmanin spiegando che tra loro ci sono anche bambini di 11-12-13 anni-. Possiamo dire che forse è un po’ colpa delle famiglie”

foto © Laure Boyer / Hans Lucas / Hans Lucas via AFP

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