Il mistero di Suor Angelica

Libri & letture consigliate

Di

«Noi lo sappiamo, ha un grande desiderio. Vorrebbe aver notizie della famiglia sua! Son più di sett’anni, da quando in monastero, non ha avuto più nuove! E sembra rassegnata, ma tanto tormentata! Nel mondo era ricchissima, lo disse la Badessa. Era nobile! Nobile! Nobile! Principessa! La vollero far monaca, sembra per punizione. Perchè? Perchè? Chi sa! Mah? Mah

In queste poche parole, scritte nel 1918 dal librettista Forzano per la musica di Puccini, le suore converse e novizie di un monastero in cui è rinchiusa, come tutte loro, quella suora un tempo appartenente ad una famiglia nobiliare e ricchissima, ma che ora è solo amante dei fiori, si sintetizza tutto il plot narrativo di tal mistero: chi era in effetti suor Angelica? perchè è lì rinchiusa? Perché si trastulla tra olezzo floreale e giocattoli infantili? Tutta la misteriosa storia in musica si scioglie e trova una spiegazione quando arriva nel convento la zia Principessa, la quale è lì solo per una sorta di liberatoria: Angelica firmando un documento rinuncerà alla eredità di famiglia. Tutto qui? Chiaro che no, in quanto salta fuori tutto il passato misterioso della monaca quando ella chiede notizie di suo figlio che ha avuto in maniera ‘peccaminosa’ e per cui è stata chiusa in monastero. Fatto sta che il suo bambino, le dice la crudele Principessa, è morto due anni prima causa una malattia! E allora ella disperata, in piena notte, si prepara una pozione velenosa dagli amati fiori: ora vuole solo raggiungere quel bimbo che ha messo al mondo, e nulla più. Beve quindi il veleno ma proprio sul punto di morire si pente cristianamente, chiede alla Madonna di perdonarla. Alla fine avviene il miracolo: la Vergine le appare e sospinge tra le sue braccia di madre, il suo bambino. Ora finalmente per sempre!

Questa molto originale opera, in atto unico, fa parte del Trittico di Giacomo Puccini, sebbene sia ancora oggi poco rappresentata forse per la quasi totale mancanza del ‘melodizzare’, affascinante, che è il dato stilistico del grande musicista di Lucca. Ha quindi avuto una gran bella idea il Conservatorio di Bari nel farla rappresentare in due seguitissime serate all’interno dell’Auditorium (Venerdi e Sabato 2023) e all’interno del saggio finale del Dipartimento di Canto e Teatro Musicale. Non c’è che dire: solo grazie allo strenuo lavoro dei maestri Colafelice, Colaianni, Aymone. Le 14 cantanti, sorelle in Cristo di Angelica, erano pertanto tutte giovani alunne-cantanti accompagnate egregiamente dalla orchestra degli studenti del ConsBa diretti, al solito con passione e precisione, dal m° Giovanni Pelliccia. La figura della protagonista nelle vesti monastiche di Suor Angelica, ha preso vita e fascino grazie soprattutto alle belle voci e alla recitazione per questo piccolo, commovente capolavoro. Tutto grazie alle ’sorelle’ cantanti e protagoniste Claudia Urru e Simona Lega.

prof. Pierfranco Moliterni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube