La Magia funziona nel legame di coppia?

Cento domande sulla sessualità

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100DomandeSullaSessualità rubrica ideata e curata dal dott.Umberto Palazzo e dalla giornalista Daniela Piesco 

Spesso quando parliamo di magia pensiamo a popolazioni primitive, arretrate e irrazionali, ma se vogliamo vedere quanto noi siamo «razionali», è sufficiente pensare a quante persone si rivolgono a maghi e cartomanti, nell’illusione di tentare di manipolare il presente o di conoscere il futuro.
L’aspetto magico dell’attrazione di coppia trova riscontro nei miti e nelle storie di ogni tempo, da Omero che ci racconta della cintura magica di Afrodite, dove stanno racchiusi tutti gli incantesimi che riescono a legare e rapire la mente degli uomini più saggi o dello specchio magico di Armida che trattiene il valoroso paladino Rinaldo dalla partenza per la Crociata. Un filtro d’amore è invece protagonista nella intricata vicenda di Tristano e Isotta. La nobile Isotta acconsente a sposare re Marco per porre fine alla rivalità fra due regni e consegna alla sua balia un filtro d’amore che bevuto dopo le nozze con re Marco li farà innamorare perdutamente l’uno dell’altra, garantendo così alla giovane un matrimonio felice e non solo d’interesse. Accade però un imprevisto: a bere il filtro è, per errore, non il futuro marito ma il l’affascinante nipote Tristano. Lui e Isotta si innamorano follemente e la loro vita è rovinata perché il matrimonio non può certo essere annullato, e Tristano si trova nella terribile situazione di essere innamorato della sposa dello zio che tanto amorevolmente lo ha cresciuto. Il re Marco, tradito da Isotta, per punizione la consegna a un’orda di lebbrosi divorati dall’ardore sessuale e per castigarla dell’adulterio con Tristano la condanna a essere la donna di tutti. Isotta riesce a resistere ad ogni assalto fino a quando l’amato Tristano travestito da lebbroso la raggiungerà e riuscirà a portarla in salvo a cavalcioni, attraversando una palude. Processata davanti a tutta la corte di re Artu, Isotta affermerà convinta la sua innocenza e riuscirà a discolparsi in tutta la sua radiosa bellezza, sostenendo di non aver mai aperto le gambe ad alcuno se non a un sol lebbroso (Tristano). Magia d’amore ricercata anche nel 1482 da Gratiosa, una greca di Venezia che per non perdere l’amore del giovane nobile Contarini, con due amiche prepara una pozione magica: un cuore di gallo, vino, acqua e sangue mestruale mescolati con farina il tutto cotto e ridotto in polvere. Anche più recentemente, nel sud Italia l’aspetto magico ha assunto notevole importanza per la conquista della persona amata, con incantesimi d’amore che si sono impiegati per stringere chi si ama in un legame invisibile e irresistibile. in Basilicata veniva praticata “la fascinazione”, fenomeno che comportava un agente fascinatore e una vittima della “fattura d’amore”, a volte accompagnata da un potente filtro d’amore. Uno di questi aveva la seguente ricetta: si lega il mignolo della mano destra e lo si punge, se ne fanno uscire tre gocce di sangue poi si taglia un ciuffo di peli dalle ascelle e dal pube e si impastano i peli con il sangue che si fa seccare al forno, si ottiene così una polverina che si porta in chiesa per consacrarla durante la messa. Oltre ai filtri ispirati a un così trasparente simbolismo sessuale ve ne sono altri che utilizzavano la tecnica del nodo come simbolo del desiderio di un legame d’amore. Ad esempio nel paese di Gròttole, si pronunziavano per tre volte scongiuri effettuando ogni volta un nodo al nastro, mentre a Viggiano e sempre nei giorni di festa, si prendeva una fettuccia «senza misura», e si facevano tre nodi. Tradizioni e credenze magiche ora disperse a vantaggio di scelte più razionali e probabilmente meno efficaci.

Il commento giornalistico

La magia legata all’amore mira a riconnettere due anime che si trovano lontane, perché trovino un legame unico e duraturo che ovviamente comprende anche il sesso, ma non lo rende la parte principale e ossessiva del rapporto. D’altronde l’amore è una magia già di per sé, e può agire da solo sebbene un “aiuto in più” può accelerare un po’ la sua azione benefica. Bisogna credere nell’amore per quel che è, e forse basterà soltanto quello. Senza alcun rituale…Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola..Innamorarsi è raro, ma non difficile. La vera impresa è conservare quel sogno d’amore anche dopo la sua trasformazione in realtà. Perché se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera forza. Le persone cambiano e col tempo non si corrispondono più. Per rimanere insieme bisogna avere la capacità e la pazienza di cambiare insieme.

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