“È il nostro 11 settembre ma spero ancora nella pace”. Il messaggio video di Noa

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La celebre cantante israeliana: “Tutto quello in cui credevamo è andato in frantumi, pensavamo di avere l’esercito più forte, l’intelligence migliore al mondo, un governo che ci proteggeva… La devastazione è enorme”

AGI – Il massiccio attacco a sorpresa di Hamas è stato devastante, la popolazione israeliana è scioccata, ma c’è ancora speranza: è possibile scegliere la pace e i diritti per tutti e allora forse tutto questo dolore non sarà stato vano. è il messaggio lanciato dalla famosa cantante israeliana Noa, in un video.

“Io sto bene, così la mia famiglia, i miei figli. Ma questo è un Paese piccolo e tantissime persone che conosco non stanno bene. Viviamo un orribile incubo, questo è il nostro 11 settembre, il numero di morti, feriti e rapiti è insondabile”, sottolinea l’artista internazionale, nota per il suo impegno a favore della pace. “La popolazione è scioccata, devastata, non riesco nemmeno a descriverlo. Tutto quello in cui credevamo è andato in frantumi, pensavamo di avere l’esercito più forte, l’intelligence migliore al mondo, un governo che ci proteggeva… La devastazione è enorme, non riesco a smettere di piangere, in questo momento sono molto arrabbiata e frustrata”.

“Quello che mi dà speranza è l’incredibile amore che vedo attorno, i volontari, il coraggio, la solidarietà della gente. Gli stessi che per settimane, mesi hanno manifestato contro il colpo di Stato e questo governo malvagio – avvisando che sarebbe successo, ed è accaduto – la prima cosa che hanno fatto è stato correre a fare i volontari”, sottolinea Noa, dicendosi “orgogliosa”.

“La speranza è che dopo che avremo contato i nostri morti e riportato a casa gli ostaggi, dopo che avremo spodestato questo orribile governo e portato gente perbene a governare, allora le persone dovranno scegliere: Chi siamo noi? Che tipo di nazione, di popolo?”.

“Io la mia scelta l’ho fatta anni fa: io scelgo la pace, la solidarietà, scelgo di porre fine all’occupazione, non voglio conquistare un altro popolo, non voglio la loro miseria, ma la loro felicità, so che il loro benessere è il mio benessere. Scelgo i diritti umani per tutti, diritti uguali, dignità e rispetto per tutti. è possibile? Io lo credo. E magari da questa devastazione crescerà questa speranza. E se riusciamo a farlo, forse tutto il dolore e lo spargimento di sangue non saranno stati vani”.

FOTO © Luigi Salsini/ AGF –

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