Esistono fantasmi nell’attrazione di coppia?

Cento domande sulla sessualità

Di

Cento domande sulla sessualità, rubrica ideata e curata dal Dott.Umberto Palazzo e dalla giornalista Daniela Piesco 

L’attrazione di coppia ha un suo percorso biologico finalizzato alla sopravvivenza della specie, con cellule e ormoni che comandano ancestrali meccanismi che si attivano in maniera diversa e differenziano biologicamente l’uomo e la donna.
Nell’uomo, la sequenza di reazioni allo stimolo sessuale è mediata da una interrelazione bilanciata tra differenti sistemi neurotrasmettitoriali e ormono-modulatori. Tatto, immagine e olfatto stimolano i nervi spinali che vanno a innervare l’area genitale apportando quell’aumento di flusso di sangue nelle arterie del pene, che determina l’erezione. Nella donna invece è più attivo il codice tattile e l’udito che con frasi azzeccate stimola la lubrificazione e il desiderio di essere desiderata. La donna ha generalmente un’eccitazione genitale più lenta ma spesso accompagnata dalle fantasie sessuali di rinforzo. Per entrambi, uomo e donna, l’immaginario erotico è una zona erogena di supporto che si attiva per alimentare un’eccitazione insufficiente.
Il geniale prof.Claude Crépault , fondatore della Sessoanalisi, ha allargato la visione freudiana della sessualità che risultava sostanzialmente ristretta a problematiche famigliari tra padre ,madre e figli, superando i ben noti complessi di Edipo ( competizione che il figlio inconsciamente instaura con il padre per la conquista amorosa della madre) ed Elettra (sentimento di gelosia e competizione che una figlia instaura inconsciamente nei confronti della madre, nel tentativo di conquistare le attenzioni del padre) e approdare a una innovativa ricerca dell’inconscio sessuale. Indagini complesse hanno portato alla luce i cosiddetti fantasmi erotici, tracce mentali consce di eccitazione giovanile o rappresentazioni prodotte in soccorso a un’eccitazione di coppia spesso insufficiente. Intorno alla coppia si possono allora aggirare fantasmi che è rischioso far conoscere all’altro, dato che gli effetti possono essere del tutto imprevedibili.
A questo proposito, il prof. Crèpault durante un corso di formazione a Salerno nella scuola di Sessuologia Scientifica ISA, diretta dal dott. Domenico Trotta, citava il caso clinico di una sua paziente che avendo deciso di essere più comunicativa durante i rapporti sessuali con il proprio partner, confessava che in quel momento stava immaginando che il suo cane facesse “coccole spinte” al suo basso ventre. Il desiderato aumento di eccitazione di questa rivelazione ebbe un risultato opposto, con una immediata perdita dell’erezione e insuccessi ripetuti nei mesi successivi.
Il prof. Willy Pasini a questo proposito sostiene :
Si trovano coppie che credono nell’intimità e nella trasparenza assoluta: in questa idealizzazione della comunicazione di coppia, anche i pensieri più segreti devono essere condivisi, il controllo sul corpo dell’altro è al limite meno importante del controllo sui suoi pensieri. Un test verbale classico permette di scoprirle. La domanda è la seguente: “Se fosse obbligato(a) a scegliere, preferirebbe che la sua (il suo) partner facesse l’amore con lei pensando a un altro (un’altra), o che facesse l’amore con un altro (un’altra) pensando a lei?”
Dalle indagini del prof. Willy Pasini, risulterebbe che le donne sono più portate alla seconda ipotesi ma più frequentemente nella coppia ognuno desidera mantenere un suo “giardino segreto” almeno per i propri pensieri!
Letture Consigliate:
Claude Crépault
“La sessoanalisi” Alla ricerca dell’inconscio sessuale (ed.italiana a cura di Domenico Trotta)
Willie Pasini “L’immaginario Sessuale

Il commento giornalistico

Raccontarle o tacerle? Alimentarle o negarle? Avere fantasie sessuali è assolutamente normale, eppure non sempre sappiamo come gestirle. In realtà tutti facciamo sogni erotici e, anzi, le ultime ricerche dicono che più ci dedichiamo a questa attività di produzione fantastica più diventiamo aperti, flessibili, equilibrati, creativi, soddisfatti…

Per risvegliare la complicità di coppia e di conseguenza il desiderio, possono giocare un ruolo fondamentale ma non sempre..

Nel bellissimo “Eyes wide shut” con Nicole Kidman e Tom Cruise – film di Kubrick tratto dal romanzo breve “Doppio sogno” – al centro della trama c’è proprio questo dilemma che riguarda molte coppie. Cosa succede se confesso a lui, o a lei, le mie fantasie erotiche? Faccio bene? Come la prenderà? Sarà un elemento in più di intimità che rafforzerà il legame della coppia, oppure causerà solo problemi, come capitava nel film tra la Kidman e Tom Cruise?

Ribadendo che averle è del tutto normale e non c’è nulla di sbagliato condividerle col proprio partner aiuta a stimolare gli ormoni cosiddetti del desiderio e dare il via a tutta quella serie di eventi che culminano nell’erezione per lui e nell’orgasmo per lei a patto però di non superare alcuni limiti che farebbero solo sentire a disagio l’altra persona e aumentare il rischio di frattura nel caso di un rapporto già fragile.

In verità ci sono sogni che chiedono esplicitamente di rimanere nascosti. In primo luogo quelli che possono creare gelosie: chi, per quanto aperto e comprensivo, sarebbe felice di sapere che la persona amata si diletta sognando di partecipare a un’orgia, o di fare l’amore con un’altra persona?
Ma anche altri sogni particolarmente intimi (fantasie omosessuali, giochi erotici che non si vogliono trasporre nelle realtà) è meglio che rimangano patrimonio di quel giardino segreto che ciascuno custodisce dentro di sé.

Il punto è questo: anche quando si condivide la vita con una persona nel modo più trasparente e intimo possibile, è bene che ci siano dei piccoli segreti, ovvero che la nostra sfera personale appartenga solo a noi. Un piccolo luogo segreto dove rifugiarsi sapendo di non essere visti.

Dunque bisogna saper scegliere quali fantasie confessare o meglio,condividere e quali invece tenere per sé. Alcune fantasie vanno comunicate perché possono essere utili ad esempio per riaccendere la passione in una coppia in crisi. Se non volete essere esplicite potete fare anche come Stefania Sandrelli nel film “La chiave”, dove scriveva le sue fantasie in un diario non poi così segreto, dato che faceva in modo che il marito lo leggesse…

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