Tsunami Napoli, finisce 4 a 0: Lecce con gambe pesanti e idee sbiadite, gara senza storia

Oestigaard apre le marcature al 16′, svettando di testa in beata solitudine. Nella ripresa entra Osimhen e va subito in gol, poi a segno Gaetano e nel recupero Politano su rigore. I giallorossi pagano salato lo sforzo di tre partite in otto giorni

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Con una perentoria vittoria per 4 a 0 il Napoli espugna il Via del Mare, superando un Lecce evidentemente a corto di energie e anche di idee dopo aver disputato tre partite in otto giorni.

In una fase di impegni serrati come queste ci vorrebbe una profondità della rosa ben diversa – e forse nemmeno basterebbe – per provare a tenere testa a formazioni di altra dimensione, come lo sono i campioni d’Italia (martedì giocheranno contro il Real Madrid in Champions League). Il pubblico leccese ha ben compreso la situazione e al triplice fischio di Pairetto ha applaudito Baschirotto e compagni, attirando anche l’attenzione del tecnico ospite, Garcia. Si ripartirà venerdì prossimo sempre in casa contro il Sassuolo: una partita molto complicata, contro una squadra costruita capace di vincere con Juventus e Inter, che vale il primo vero snodo del campionato

Primo tempo

La partita inizia con il Lecce pronto ad aggredire nella metà campo del Napoli, ma i campioni d’Italia hanno una qualità di palleggio che consente loro di cavarsela sempre bene fino ad arrivare ad accelerazioni efficaci, soprattutto con Kvaratskhelia sul lato sinistro del fronte d’attacco.

Al 13’ Lindstrom svirgola da buona posizione, al 15’ Pairetto fischia un calcio di punizione per un tocco di mano malizioso di Pongracic: Zielinski calcia molto bene la punizione, all’altezza del vertice dell’area, e Oestigaard svetta indisturbato e insacca. Nella circostanza Falcone non accenna ad uscire nella sua area piccola.

Il vantaggio mette i partenopei nella situazione ideale – Lobotka e Anguissa dirigono il possesso di palle – e il Lecce fa fatica a guadagnare campo. Al 25’ i giallorossi sono in superiorità numerica, in contropiede, ma Almqvist tarda il passaggio a Krstovic che, poi, sulla prosecuzione dell’azione prova a sorprendere Meret con un tiro piazzato, ma il portiere respinge.

Al 31’ Pongracic, sugli sviluppi di un corner, si ritrova a calciare da posizione molto ravvicinata, ma il suo tentativo termina alto: sarà questa l’unica vera concreta occasione da gol del Lecce nella partita. Il Napoli sfiora il raddoppio con una conclusione di Simeone che lambisce il palo, al 43’ il tentativo di Zielinski viene deviato in calcio d’angolo. Nell’unico minuto di recupero concesso, Kvaratskhelia calcia oltre la traversa una punizione da posizione centrale.

Secondo tempo

Il Napoli torna in campo con Osimhen per Simeone (ammonito). Al 46’ Kvaratskhelia chiude oltre la traversa una bella triangolazione con Anguissa. Al minuto 51’ Gendrey, in fase d’attacco, sbaglia l’appoggio a Ramadani e il Napoli riparte in contropiede: cross di Kvaratskhelia e Osimhen di testa deve solo spingere la palla in porta, la qualità dei calciatori fa sembrare tutto molto facile.

Al 57’ annullato un gol di Strefezza, di testa, per precedente fallo di mano di Krstovic: la decisione è confermata dal Var. Garcia al 58 manda in campo Raspadori per Kvaratskhelia e Politano per Lindstrom, è chiaro che il tecnico inizi già a pensare al match contro il Real. Blin si fa male (trauma al tallone, secondo quanto diramato dal club a fine partita) e così D’Aversa aggiunge un cambio ai due già pronti per essere effettuati: entrano Gonzalez per il francese, Dorgu per Gallo e Oudin per Rafia. Piccoli prende il posto di Strefezza al 71’. Di poco fuori il colpo di testa dell’attaccante su cross di Oudin.

Al 75’ fuori Lobotka, dentro Cajuste. Debutto di Corftizen: al minuto 83 l’esterno offensivo danese prende il posto di Almqvist. All’85′ l’ingresso di Gaetano per Zielinski: passano tre minuti e il nuovo entrato va a segno con un tiro da posizione centrale che non lascia scampo a Falcone. Non è finita perché nel recupero Ramadani trattiene Gaetano in maniera vistosa: è rigore, Politano realizza.

Il risultato pesante non scoraggia i tifosi del Lecce (eccezion fatta per quelli andati via dopo il terzo gol): a fine gara applausi e cori di incoraggiamento, un segnale di maturità che dimostra realismo e fiducia.

Il tabellino

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo (61’ Dorgu); Rafia (62’ Oudin), Ramadani, Blin (62’ Gonzalez); Almqvist (83’ Corftizen), Krstovic, Strefezza (cap.) (71’ Piccoli). A disposizione: Brancolini, Samooja, Sansone, Venuti, Berisha, Listkowski, Burnete, Touba. Allenatore: D’Aversa

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo (cap.), Oestigaard, Natan, Oliveira; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Lindstrom (58’ Politano), Simeone (46’ Osimhen), Kvaratskhelia (58’ Raspadori). A disposizione: Contini, Idasiak, Demme, Mario Rui, Elmas, Zerbin, D’Avino, Zanoli. Allenatore: Garcia.

Marcatori: 16’ Oestigaard, 51′ Osimhen,  88′ Gaetano, 90+5 Politano (rig.)

Ammoniti: 17’ Simeone, 33’ Kvaratskhelia, 36’ Gallo, 48′ Ramadani

Arbitro: Pairetto; assistenti: Meli e Alassio; quarto ufficiale: Collu

Var: Paterna; assistente Var: Doveri

Articolo di Gabriele De Giorgi (FONTE: www.lecceprima.it)

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