Il Bari si inchina al Parma: analisi della prima sconfitta stagionale

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Foto SSC Bari

La prima sconfitta stagionale del Bari è arrivata a Parma, con un risultato finale di 2-1. Era forse nell’ordine delle cose perdere in casa di una squadra come il Parma, ma l’amaro in bocca che questa sconfitta ha lasciato è dovuto al fatto che sembrava possibile ottenere un risultato migliore. Il Bari stava dimostrando di essere all’altezza dell’avversario, il Parma non lo ha mai dominato se non nei primi 15 minuti, ma alla fine ha pagato caro alcuni errori, soprattutto nei momenti cruciali del match.

La sconfitta è giunta proprio quando il Bari sembrava aver preso l’ascendente sul Parma. La squadra non è stata così inferiore all’avversario ma è stata colpita nell’ultimo quarto d’ora, subito dopo l’uscita di Di Cesare. In quell’istante, la difesa non è stata sufficientemente attenta e reattiva, e il Parma ha approfittato di questa fragilità. La sconfitta era prevedibile, ma sembra che avrebbe potuto essere evitata con una maggiore concentrazione difensiva.

Nonostante la sconfitta, si è visto qualche segnale positivo dalla squadra del Bari. La capacità di reagire al gol del Parma è stata evidente, con giocatori come Aramu e Nasti che hanno dimostrato carattere. Tuttavia, ci sono ancora molti aspetti su cui la squadra deve lavorare per migliorare. In particolare, la difesa ha dimostrato di essere vulnerabile quando manca uno dei due pilastri, Di Cesare o Vicari.

Un altro aspetto preoccupante è la mancanza di alternative in alcune posizioni chiave. Zuzek, ad esempio, ha dimostrato limiti evidenti, a nulla è valso un anno intero passato nel quale avrebbe dovuto capire il calcio della B, e sembra che non sia stato cercato un sostituto adeguato in difesa. Matino non sembra essere considerato da Mignani, il che solleva interrogativi sulla fiducia del tecnico nei suoi giocatori di riserva. Questa carenza di alternative ha reso Zuzek determinante, ma in modo negativo, nei momenti cruciali delle partite, come è accaduto contro il Cagliari e oggi contro il Parma.

Il gol del Bari oggi è stato il risultato di un errore del portiere Chichizola, ma ci sono comunque dei limiti evidenti nell’attacco del Bari. L’impressione è che Nasti, che pure ha il fiuto del gol, sia responsabilizzato troppo nel suo ruolo.

La classifica riflette in parte un mercato estivo poco brillante e una squadra che sta ancora cercando di trovare la sua identità. È evidente che il Bari non è più forte della squadra dello scorso anno, nonostante le dichiarazioni ottimistiche di Polito. I giocatori che sono partiti sembrano avere successo altrove, il che fa riflettere molto.

I cambi effettuati dal Parma hanno fatto la differenza nella partita odierna, mentre quelli del Bari hanno avuto un impatto limitato. Questo solleva domande sulla profondità della rosa e sulla capacità di Mignani di gestire le risorse a disposizione.

Ora il Bari deve reagire rapidamente e concentrarsi sulla prossima partita contro il Como. Una vittoria in quella partita potrebbe aiutare a placare le frustrazioni dei tifosi e a consolidare la fiducia nella squadra. È importante giocare tutte le carte a disposizione, anche se ci sono giocatori in fase di crescita. Forse è il momento di esplorare soluzioni tattiche diverse, come l’impiego di due attaccanti anziché uno solo. Certo, di questo passo e con queste prestazioni non solo non si va lontano, lo abbiamo già detto, ma occorre guardarsi le spalle però la strada per il Bari è ancora lunga. E’ necessario mantenere alta la fiducia e lavorare duramente per superare queste sfide iniziali.

Massimo Longo

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