Il gioco sporco di Francia e Germania sui migranti in vista delle elezioni

Emigrazione & Immigrazione

Di

“Il nostro lavoro sulla migrazione si basa sulla convinzione che l’unità è alla nostra portata. Un accordo sul Patto non è mai stato così vicino. Il Parlamento europeo e il Consiglio Ue hanno un’opportunità storica per realizzarlo. Dimostriamo che l’Europa può gestire l’immigrazione in modo efficace e compassionevole. Finiamo il lavoro. La commissione organizzerà una ‘conferenza internazionale contro la tratta di esseri umani’, per porre fine a questa “attività efferata e criminale” ha proseguito. “Abbiamo firmato un partenariato con la Tunisia che apporta vantaggi reciproci oltre la migrazione: dall’energia e l’istruzione, alle competenze e alla sicurezza. E ora vogliamo lavorare su accordi simili con altri Paesi”, Queste parole della presidente della commissione Ursula Von der Leyen, durante il suo ultimo discorso sull’Unione questa mattina a Strasburgo, sono sembrate una sorta di compromesso al ribasso forse, su un tema che molto probabilmente sarà uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale per il voto del 2024. Soprattutto secondo quanto riportato da un giornale tedesco, la Germania avrebbe interrotto accoglienza di migranti che provengono dall’Italia. Ma si sa come la presidente della Commissione stia aspirando ad un secondo mandato e con una certa maestria stia muovendosi con i piedi di piombo, cercando di dare, come si suol dire, un colpo al cerchio ed uno alla botte.

Il governo di Berlino, infatti, ha comunicato in una lettera a quello italiano che il cosiddetto «meccanismo volontario di solidarietà» è per il momento sospeso, a causa «della forte pressione migratoria verso la Repubblica federale». Lo rivela il quotidiano Die Welt , citando fonti del ministero degli Interni tedesco, precisando che il provvedimento riguarda il processo di selezione successivo al 31 agosto, mentre i migranti identificati fino a quella data continuano ed essere accolti.

Alla base della drammatica decisione del governo federale sarebbe, secondo le fonti citate dal quotidiano, l’irritazione tedesca per il continuo rifiuto dell’Italia di rispettare le regole di Dublino, ancora vigenti, che impongono al Paese di primo approdo di riprendersi i richiedenti asilo che nel frattempo hanno lasciato il suo territorio. Nello stesso il famigerato ministro dell’interno francese Gerard Darmain annuncia l’intenzione di voler blindare il confine tra Mentone e Ventimiglia. Insomma tutto questo mentre si verifica ennesimo record id sbarchi a Lampedusa. Appare evidente come queste decisioni prese da governi che sono di segno opposto a quello italiano guidato da Giorgia Meloni, assumono un chiaro ed evidente segnale in vista delle prossime elezioni europee del 2024. E’ noto come la variopinta maggioranza che sorregge Scholtz sia in grande calo di consensi in patria proprio e soprattutto a causa dell’aumento dei migranti irregolari, registrati in questi ultimi mesi. Cosi come è chiaro che Macron sembra patire l’autorevolezza e la grande maestria con cui il premier italiano si sta muovendo nello scacchiere internazionale in queto primo anno di governo.
Pronta la replica del copresidente del gruppo dell’Ecr al parlamento europeo, di cui Meloni è presidente, Nicola Procaccini, impegnato anche lui in plenaria a Strasburgo, che ha cosi commentato le parole della Von der Leyen nel suo discorso, in tema di migranti

“Ho apprezzato l’annuncio della  presidente Von Der Leyen in merito alla conferenza internazionale contro il traffico di esseri umani, ma non basta. E’ certamente utile discuterne, ma é necessario soprattutto agire in modo risoluto. Porre fine al business criminale più redditizio del secolo deve essere una priorità dell’Ue. E’
 nell’interesse delle popolazioni europee schiacciate dal peso dell’immigrazione massiva, ma e’ anche nell’interesse dei migranti che consegnano nelle mani degli scafisti i loro averi e le loro vite, talvolta con esiti tragici come accaduto anche questa mattina. Concordo pienamente con quanto affermato dal collega Manfred Weber durante il dibattito a Strasburgo: non possiamo lasciare ai trafficanti di esseri umani il potere di decidere chi può entrare in Europa e chi no”.
Ma forse questo scaro santo auspicio espresso da Procaccini, europarlamentare di fdi, si potrà verificare solo ad elezioni avvenute, quando i voti determineranno probabilmente una nuova maggioranza, che potrebbe spostare gli equilibri politici che fino a qui hanno governato a Bruxelles. Si sa d’altra parte che da alcuni mesi proprio sul tema dei flussi migratori popolari e conservatori dell’Ecr hanno votato in maniera compatta, determinando, nei fatti, una rottura della tradizionale alleanza tra PPE, socialisti e liberali a Bruxelles. E forse anche sul tema di gestione dei flussi migratori irregolari, si potrà avere un altro tipo di approccio, rispetto a quello troppo debole ed attendista adottato fino ad oggi dalla Ue, che si è mostrato totalmente fallimentare.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube