Il centrodestra si spacca sul Napoli club, sconfitta Fdi

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L’asse che unisce Lega e Forza Italia alle opposizioni batte il candidato di Fratelli d’Italia alla presidenza del Napoli club Parlamento

DI Antonio Bravetti

ROMA – Il calcio unisce, il calcio divide. Si spacca la maggioranza di governo sul tifo per il Napoli campione d’Italia. Un asse che unisce Lega e Forza Italia alle opposizioni batte il candidato di Fratelli d’Italia alla presidenza del Napoli club Parlamento. È il leghista napoletano Gianluca Cantalamessa il nuovo presidente degli onorevoli tifosi azzurri: 34 voti per lui e 4 per Gerolamo Cangiano, detto Gimmi, di Fdi.

La sfida che si è consumata oggi nelle urne lascia dietro di sé strascichi avvelenati, che portano all’improvvisa scissione. Lo sconfitto Cangiano non ci sta e a caldo fonda il Napoli club Montecitorio, di cui fanno parte soprattutto esponenti di Fdi. Aderiscono Gaetano Amato (M5S), Carmela Auriemma (M5S), Marta Schifone (Fdi), Michele Schiano (Fdi), Francesco Maria Rubano (Fi), Gaetana Russo (Fdi), Gaetano Di Sarno (Fdi). Il neopresidente Cantalamessa, però, non si scompone: “Si è votato e gli iscritti hanno fatto una scelta”, taglia corto.

I due, Cantalamessa e Cangiano, hanno incrociato le spade per tutta l’estate. Dopo lo scudetto partenopeo, il presidente uscente Gaetano Quagliariello ha annunciato l’intenzione di non voler correre per un secondo mandato, auspicando una candidatura unitaria. Niente da fare: a fine agosto le candidature ufficiali erano due, il leghista e il meloniano, intanto balzato alle cronache rosa (e sui rotocalchi) per la love story con Valeria Marini, avvistata anche a Montecitorio proprio durante i festeggiamenti del Napoli club per il tricolore.

Negli ultimi giorni i contatti tra i due sfidanti avevano fatto paventare una staffetta alla guida del circolo: due anni Cantalamessa, poi Cangiano. Le versioni qui divergono. Ce n’è una che narra di una telefonata notturna, avvenuta ieri alla vigilia del voto, che avrebbe fato saltare l’accordo. Niente cambio programmato al vertice. Le urne odierne, inoltre, coincidevano con l’assemblea nazionale di Fdi con Giorgia Meloni. Cangiano avrebbe provato a chiedere un rinvio della data; la soluzione è stata allungare l’orario utile per il voto.

Le schede però hanno detto Cantalamessa, forse più bravo a coalizzare intorno al proprio nome una squadra bipartisan, consolidata durante i viaggi dei parlamentari al seguito della squadra in ritiro: Dimaro, Castel di Sangro.

Arturo Scotto (Pd) è il vicepresidente, nel direttivo ci sono tre M5S su cinque. C’è pure Sergio Rastrelli (Fdi), responsabile del partito per la città di Napoli. Su 77 iscritti hanno partecipato alle urne in 40. Cantalamessa ha ottenuto 34 voti, Cangiano 4. Due le schede bianche.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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