Tavole di Assisi: Gesù Cristo accoglie Tutti, ma non accoglie tutto

Arte, Cultura & Società

Di

I Cattolici di numerose organizzazioni riflettono, laici e religiosi, come servire la Comunità e la Politica nella società digitale.

di Antonino Giannone^

Ho seguito ad Assisi i lavori del Convegno: “Nove tavole per rilanciare il pensiero cristiano, conservatore e identitario”, organizzato dall’Associazione Tommaso Moro.
Tra i Relatori e Moderatori citiamo: il vescovo emerito di Trieste Mons. Giampaolo Crepaldi, Presidente dell’osservatorio del Card. Von Thuan che ha tenuto la Lectio Magistralis introduttiva; don Samuele Cecotti, che ha tenuto la Catechesi alla fine della prima giornata e ha celebrato la Santa Messa; diversi laici indipendenti e rappresentanti dei movimenti Pro Life, Family Day, Movimento per la Vita e di diverse Associazioni cattoliche, come quella di San Tommaso Moro, rappresentata dal Sen. Simone Pillon
I saluti introduttivi ai Partecipanti al Convegno li ha rivolti monsignor Giampaolo Crepaldi, vescovo emerito di Trieste e già segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, con la sua Lectio Magistralis.
Così’ Crepaldi: “Lo scopo di questo incontro non è solo culturale, ma anche di illuminare di verità e speranza la presenza e l’azione dei cattolici nella società italiana di oggi. La Fede, unitamente al corretto uso della nostra ragione, non ha perso la capacità di animare questa nostra azione nella società”
Oggi il pensiero unico che si va diffondendo vorrebbe che l’azione del cristiano possa essere solo indiretta e debba passare attraverso le vie della laicità o del mero personalismo, ma non è così.
Infatti Crepaldi ha affermato che oggi ci sono difficoltà e pericoli in una simile impostazione, poiché il cristianesimo si ridurrebbe ad agenzia di animazione e l’agire morale è considerato autosufficiente così come la Fede si riduce a buone pratiche, sempre morali, che è il potere di turno a stabilire. Bisognerebbe invece recuperare la convinzione che il cristianesimo e la Chiesa debbano intervenire direttamente nella vita sociale, ovviamente non per sostituirsi ad altre realtà diverse, autonome e laiche, ma per orientare la vita pubblica nel suo fine ultimo che è sempre trascendente. Cercare Dio ha dirette conseguenze sociali, come affermava Benedetto XVI che diceva che Gesù Cristo accoglie tutti, ma non accoglie tutto e ciò ci fa capire come i cattolici non possono, moralmente, collaborare con tutti.


Sempre Crepaldi ha citato poi «l’agnosticismo cattolico. La Fede e la pastorale devono incontrare gli altri, ma se non c’è una vera identità non ci può essere un incontro. Agnosticismo e nominalismo oggi purtroppo sono troppo presenti tra i cattolici e gli uomini di Chiesa. Questo evidenzia una certa liquidità nell’essere cattolici nella società, che si traduce in un certo attivismo magari frenetico, ma alla fine improduttivo.
Tutto ciò è anche alla base dell’oblio dei principi non negoziabili: vita, famiglia, libertà di educazione.
Quando la società toglie queste principi non ha più paletti e si può permettere di fare tutto e acconsentire a qualsiasi cosa.
La stessa società, ma anche la politica, si svilisce perché diventa senza criterio» .
Così’ Crepaldi ha caratterizzato significativamente questo incontro di cattolici che vorrebbero Servire la Politica
Quindi sono iniziati i lavori con la Sessione I “Sum ergo Sum. Il primato dell’essere sull’avere, sul fare, sull’apparire” con moderatori Simone Pillon e la giornalista Costanza Miriano. Questa l’apertura di Pillon:
“Dare verità e speranza all’azione dei cattolici della società italiana di oggi. Lo scopo di questo incontro non è solo culturale, ma anche di illuminare di verità e speranza la presenza e l’azione dei cattolici nella società italiana di oggi. La Fede, unitamente al corretto uso della nostra ragione, non ha perso la capacità di animare questa nostra azione nella società”
Nella Tavola I La sacralità della Vita Umana, sono intervenute Raffaella Frullone e Federica Picchi Roncalli, con analisi di risultati sull’andamento del numero degli aborti chirurgici e sull’utilizzo della pillola RU 486
Nella Tavola II La famiglia società naturale fondata sul matrimonio sono intervenute Maria Rachele Ruiu e Costanza Miriano in sostituzione di Massimo Gandolfini indisposto.
Temi ampiamente dibattuti in tanti anni di battaglie contro gli avversari di sinistra con principi e ideologie contrapposte.
Nella Tavola III Inverno demografico e neo-malthusianesimo, Ettore Gotti Tedeschi
ha spiegato le cause che hanno determinato la situazione di pesantezza e di crisi economiche che ci affliggono da alcuni decenni. «Tutti i problemi economici, finanziari, morali, sociali sono collegati al tema delle nascite.
Negli anni ’70 solo ed esclusivamente nel mondo Occidentale iniziano ad interrompersi le nascite. L’Occidente è rimasto da allora a 1 miliardo di persone, chi è cresciuto esponenzialmente è stato solo il resto del mondo. Negli ultimi 50 anni siamo diventati consumisti per tenere alto il Pil affossato dal crollo delle nascite e quindi da meno cittadini che possono spendere. Da questo deriva meno potere di risparmio e quindi meno potere d’acquisto per coppie e famiglie, con la conseguenza di tassi di interesse più alti e impossibilità di pensare con sicurezza al matrimonio e a creare una famiglia.
Anche i problemi dell’ambiente, secondo Gotti Tedeschi, sono legati alla mancanza di nascite: si inquina di più in Occidente dove si consuma e si inquina di più in Asia dove si produce a basso costo.
Possiamo dire, in definitiva, che gli ultimi 50 anni dell’Occidente hanno dimostrato che solo facendo figli ci si arricchisce e si cresce. Il problema, dunque, non è economico ma culturale. Infatti, soprattutto in Italia, tutte le misure solamente economiche come i bonus bebè non hanno fatto rialzare la curva del tasso di natalità».
Antonio Brandi e Nausica della Valle hanno moderato la Sessione II: Umano, Trans- umano e post Umano. Antonio con il suo stile arguto di battute intelligenti e Nausica con la sua grande disinvoltura di giornalista, intervenendo anche con la sua testimonianza di vita per decenni come lesbica che ha poi saputo rientrare nel mondo della sessualità naturale grazie al fuoco della sua Fede Cristiana.
Gianfranco Amato presidente di Giuristi per la Vita è Roselen Boerner Faccio, pastore evangelico hanno animato la Tavola IV Le Ideologie e i giovani: Gender, Woke e molto altro
Gianfranco Amato, e’ intervenuto sulla “Carriera Alias che dilaga nelle scuole perché si vuole introdurre ideologia gender senza consenso; ma, a suo giudizio, non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche del nome se non nei modi e nelle formalità previste dalla legge. Questo dice il nostro ordinamento quindi semplicemente la Carriera Alias è illegale. Ma allora perché sta dilagando nelle scuole? Si vuole sdoganare la teoria gender partendo dall’ambito scolastico e accademico per introdurla in tutti gli altri ambiti e quindi nel diritto.
La Sinistra che vuole tutto ciò non ha i numeri per farlo in Parlamento quindi vuole far passare l’ideologia gender attraverso altri canali secondari
Roselen Boerner Faccio, ha detto che
L’ideologia woke insegna a criticare chiunque la pensi diversamente. Da cristiani dobbiamo svegliarci. Il politicamente corretto è in realtà un essere contraddittorio e per i giovani è un modo per andare contro quella che pensano essere la massa, ma in realtà è proprio questo che è diventato massa. Pensiamo addirittura che negli Usa la parola “woke” ora si usa per identificare un “criticone”. E’ un problema perché la società attuale sta insegnando ai giovani ad essere contro tutto, a criticare chiunque la pensi diversamente. Ed ecco quindi che si arriva all’estremo che è *la cancel
culture*.
Il pericolo più grande, però, lo corriamo noi cristiani quando siamo troppo “pigri” e quasi ci vergogniamo ad agire. Dobbiamo svegliarci e intervenire di più, soprattutto sui social»
Marcello Foa ed Enrica Perucchietti nella Tavola V: Transumanesimo e post umanesimo, la dittatura soft.
E’ questo il tema dei prossimi 20 anni mano a mano che si realizza la società digitale con l’Intelligenza Artigianale in ogni settore della vita e nei comportamenti delle persone.
Sono i rischi delle derive che anche io personalmente ho riportato in Umanesimo Digitale, pubblicato di recente (Edizioni Giuseppe Laterza)
Foa ha spiegato come le tecniche della disinformazione e della manipolazione dell’opinione pubblica che utilizzavano KGB e CIA ai tempi della Guerra fredda sono oggi utilizzare nei sistemi sociali dei Paesi dell’Occidente con gravi dammi alla democrazia liberale.
Perrucchetti ha spiegato i processi e i rischi del transumanesimo se non si rispetteranno valori dell’Etica nell’utilizzare le nuove tecnologie, in particolare l’Intelligenza Artificiale.
Benedetto Delle Site e Francesco Giubilei con Francesco Borgonovo moderatore della Tavola VII: Economia e cura del creato hanno suscitato grande interesse per gli enormi problemi connessi alle scelte riguardanti le auto elettriche e la enormità dell’inquinamento che sarà connesso ai milioni di batterie che un giorno non saranno più utilizzate.
Un’altra Lectio Magistralis e’ stata quella di Mons. Antonio Suetta, Vescovo di Sanremo e Ventimiglia.
Noi siamo stati introdotti nella storia con l’alito di Dio e ogni esperienza di Fede e’ la ricerca del Volto di Dio che e’ anche immagine dell’Uomo.
La domanda di Dio: Adamo dove sei?
Adamo si nasconde per sfuggire alla responsabilità della vita e delle scelte.
L’uomo non deve fuggire dalla sua responsabilità perché così scivola verso la falsità. Nel contesto dove siamo lì’ dovremmo saper riconoscere la presenza di Dio. Riconciliandoci con noi stessi dobbiamo impegnarci a rifare rientrare Dio in noi e nella comunità dove operiamo.
Dunque bisognerebbe oggi riaffermare la centralità di Dio, compito indispensabile che non può esaurirsi al nostro impegno sociale. Nel mondo relativista e nichilista si cerca di anestetizzare le coscienze e di togliere la presenza di Dio nella storia.
Bisogna recuperare il senso del limite dovremmo essere più umili nel rapporto con gli altri. E’ la Fede a giudicare il mondo e’ la sfida contro il pensiero unico e il relativismo
Alla società individualista, la risposta e’ stata di voler costruire comunità di persone, costruendo dialoghi, pregando insieme.
E’ una prospettiva di comunità che il mondo ha perso e vuole far perdere ai cattolici.
Dovremmo dunque concludere e ricordare che il pensiero conservatore e’ riconducibile al pensiero Cristiano come appassionata obbedienza a un Uomo.
Abbiamo, così, registrato la presenza di almeno 500 persone giunte ad Assisi da tutta Italia, fisicamente presenti per stare vicini.
E’stato un segno visibile di questo incontro.
Cristiani che hanno confermato pubblicamente di essere chiamati alla trascendenza e su quella chiamata vogliono portare il loro fuoco ardente anche ai fratelli, ai tanti cristiani e cattolici, che non lo hanno più.
Non vergognarsi di manifestare pubblicamente la propria Fede e non chiudersi in se’ stessi.
E’ riecheggiato in più interventi la speranza di un cristianesimo attivo e non, come vuole la società attuale, togliere il cristianesimo da ogni ambito, soprattutto pubblico.

^ Editorialista A.N.I.M., inviato come corrispondente al Convegno Tavole di Assisi

One Reply to “Tavole di Assisi: Gesù Cristo accoglie Tutti, ma non accoglie tutto”

  1. Maurizio Sarlo ha detto:

    Ma che tavole sono?
    Tutti bei discorsi ma poi, nel concreto, come si traducono in ordinamenti e Leggi queste tavole? I servizi strategici di uno Stato vogliamo finalmente erogarli gratuitamente oppure no? La moneta vogliamo costruirla sull’unico vero valore (quello Umano) o no? I principi della salute vogliamo portarli a non prevaricare quelli di ogni singolo Essere Umano o no? Etc Etc

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube