Tajani e Forza Italia: Un Discorso ai Giovani Che Ricorda i Bonobi

Politica

Di

Il vicepremier Antonio Tajani parla ai giovani di Forza Italia con un approccio insolito, evocando una strana somiglianza con i bonobi. Cosa ha da dire alla nuova generazione del partito?

10 settembre. La politica italiana, da sempre un teatro di movimenti e discorsi, ci offre spesso momenti di grande interesse. Ma quando un vicepremier come Antonio Tajani parla ai giovani di Forza Italia come se fossero un branco di bonobi, non possiamo fare a meno di alzare un sopracciglio in segno di perplessità.

Nel suo intervento odierno al raduno giovanile “Azzurra libertà” a Gaeta, Tajani ha tracciato un percorso per il futuro del partito. Ma cosa ha detto di così strano da farci pensare ai bonobi, quei primati poco conosciuti ma affascinanti? Innanzitutto, ha espresso la volontà di aprire le liste di Forza Italia a persone esterne, movimenti civici e membri di altre forze politiche. Fin qui tutto bene, potremmo pensare. Ma poi è arrivato il colpo di scena: “Non abbiamo bisogno di persone che cercano poltrone ma di persone che si mettono a lavorare con noi dopo essersi rimboccati le maniche, giovani e meno giovani che credono in ciò che noi proponiamo alla società”.

Ecco dove risiede la somiglianza con i bonobi. Tajani sembra sottolineare che i giovani dovrebbero lavorare senza cercare ricompense o opportunità personali, come se fossero una comunità di primati altruisti. Questa visione sembra ignorare la realtà della politica, dove la competizione per le posizioni e il potere è spesso una forza trainante.

Ma non è tutto. Tajani ha anche citato l’esempio di Caterina Chinnici, l’ex eurodeputata del PD passata a Forza Italia, come “emblema di quell’anima moderata cattolica che non si riconosce nella linea politica di Elly Schlein”. Questo sembra suggerire che Tajani vede i giovani di Forza Italia come una sorta di opposizione agli ideali di Schlein e del suo partito. Ma ridurre i giovani a un ruolo di opposizione senza tener conto delle loro opinioni individuali sembra un approccio piuttosto paternalistico.

Infine, Tajani ha sottolineato l’importanza del riferimento al Ppe (Partito popolare europeo) e ha parlato di rendere onore al defunto Silvio Berlusconi camminando con “le nostre gambe”. Questo richiamo alla figura di Berlusconi potrebbe essere interpretato come un tentativo di cementare il partito attorno a un leader del passato, anziché promuovere nuove idee e leadership giovani.

In conclusione, l’intervento di Tajani sembra aver dipinto i giovani di Forza Italia come una sorta di comunità di bonobi politici, pronti a lavorare senza aspettarsi nulla in cambio e a seguire la tradizione anziché innovare. Ma la politica è un campo complesso, fatto di idee diverse e dibattiti critici, e ridurre i giovani a una semplice allegoria di bonobi sembra un’analisi superficiale e poco rispettosa della loro capacità di pensare e agire in modo indipendente. La politica italiana merita un dibattito più profondo e un approccio più maturo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube