Il nome dato alla fermata della tramvia della Fortezza, Strozzi-Fallaci, non solo fa ridere ma è anche il segno di una triste impostazione ideologica: una sintesi maldestra ideata per non voler usare il nome completo di una notevole scrittrice sgradita all’amministrazione locale.
In effetti a Firenze esistono, invece, fermate della tramvia dedicate a personaggi di minor rilievo…Mah…
In realtà, si ha l’impressione che qui talvolta l’ideologia prevalga sulla ragionevolezza o sul buon senso, e magari anche sulla cultura purtroppo.
Un esempio?
Pochi fiorentini sanno che a S.Felice a Ema nel Cimitero attiguo alla chiesa riposa il più grande poeta del ‘900 italiano, Eugenio Montale.
E come potrebbero saperlo, se non c’è assolutamente nulla che lo ricorda…!? Non una lapide, non una statua anche piccola, niente. Un fornetto in basso vicino alla sorella…punto. Niente che lo indichi, niente.
Che fosse nato a Genova, ha ben poca importanza: aveva vissuto oltre vent’anni a Firenze, nella casa c’è una targa. E al Caffè Le giubbe rosse in P.zza della Repubblica (sì, quella rovinata da quei brutti dehors sostituiti ai precedenti) ci sono ancora le foto di Montale che prende il caffè al tavolino. Si tratta di un autore antifascista (come Oriana, del resto).
Allora, come si spiega tutto ciò…?
Forse i nostri amministratori hanno più sensibilità per il passato? Ma non esiste solo il Rinascimento, perbacco! Firenze è una miniera a cielo aperto, com’è risaputo in tutto il mondo.
Speriamo che in futuro si sviluppi una maggiore sensibilità in questo senso…
Sarebbe un miracolo? Chissà. Ben Gurion diceva che chi non crede ai miracoli non è realista…
Sandra Massai Fallaci ©
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