Soluzioni senza perdenti ?

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E’ proprio quello che si potrebbe anche auspicare, dopo secoli di ipotesi per soluzioni diplomatiche dal XV sec. in poi.

Ma a quanto pare non è questa la via che si vuole percorrere per il conflitto ucraino-russo, come in passato non si è seriamente cercata una soluzione negoziata per la questione israelo-palestinese per esempio, o per quella balcanica o quant’altro…tanto per citarne solo alcune.

E non solo non si cercano soluzioni senza perdenti, ma si fomentano costantemente conflitti che poi divengono armati (ma guarda un po’…).

I maligni dicono che tutto ciò deriva dall’influenza delle potentissime lobby degli armamenti pesanti (e non). Oops, chissà che non abbiano ragione…Quand’è così, le soluzioni negoziate ce le possiamo anche scordare, e i veri perdenti saranno sempre gli stessi: la popolazione civile soprattutto, che è sempre stata la principale perdente ma che dal XX sec. ha visto aumentare in modo esponenziale le sue vittime.

Sono cose risapute, in effetti. Ma i giovani forse non hanno riflettuto ancora abbastanza su questi aspetti. E i testi scolastici non parlano delle vicende dietro le quinte (ossia le più importanti…). Inoltre non si insegna più Geografia, purtroppo; e pensare che in Francia, dove ho insegnato per due anni al Lycée International, Storia e Geografia vengono considerate un’unica materia, con un voto unico…perché la Storia è una conseguenza della Geografia, dicono. Già.

Allora a chi insegna Storia come me non rimane che proporre agli studenti dei materiali alternativi, cercare le fonti, darsi da fare per far sì che emergano più verità possibili. Bella sfida…

Ma ne vale la pena.

Sandra Massai Fallaci©

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