Fukushima , il Trizio e l’Oceano Pacifico

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La solita Lega con il solito inesistente nucleare di quarta generazione più una spruzzatina di SMR ( Small Modular Reactor ) strologa sui media.

Intanto da giorni è iniziato dopo 13 anni dal disastro il rilascio delle acque radioattive di raffreddamento della centrale di Fukushima Dai-ichi nell’Oceano Pacifico.

 Centrale caratterizzata da questa sequenza di eventi : incidente nel 1978, incidente nel 2009,disastro nel 2011.

Centrale con sei reattori , il cui incidente ha  contaminato 338 km2 del fondo dell’Oceano Pacifico.

La classificazione dell’incidente , fu pari al massimo grado della scala INES (International Nuclear and radiological Event Scale).

Nei tredici anni si sono accumulate 1250 milioni di litri di acqua contaminata , a seguito del raffreddamento dei reattori.

 Attualmente l’acqua è stoccata,  in mille depositi intorno alla centrale ma lo spazio di stoccaggio è in via di esaurimento.

A 13 anni dalla  fusione dei tre nuclei dei reattori della centrale , l’acqua radioattiva continua ad accumularsi poiché l’acqua utilizzata per mantenere freddi i nuclei fuoriesce dai reattori danneggiati e viene immagazzinata nei citati  serbatoi ,in modo da non fuoriuscire nell ‘ Oceano o altrove.

Nell’aprile di due anni fa il Governo giapponese  ha approvato un piano per rilasciare nel  mare l’acqua trattata e diluita , in modo che i livelli di radiazione siano inferiori a quelli stabiliti per l’acqua potabile. I pescatori e l’industria connessa si oppongono,  così come la Cina , la Corea del Sud e Taiwan.

L’acqua sarà gradualmente sversata nell’Oceano . IL Piano è stato approvato   dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) delle Nazioni Unite, ma forti contestazioni provengono oltre dai citati Stati da Greenpeace che accusa il Giappone di violare i diritti del mare e dell’Uomo.

Se tutte le operazioni di filtraggio saranno condotte con rigore e scrupolo , gli elementi a più lunga decadenza radioattiva come il cesio 137 saranno trattenuti. L’acqua sversata contiene trizio il “ fratello obeso” dell’idrogeno ( è un suo isotopo che contiene due neutroni).

Contiene anche altri nuclei radioattivi come il Carbonio 14, lo Stronzio 90 e lo Iodio 129. IL rischio è possono accumularsi nell’organismo e generare forse qualche alterazione dell’ecosistema del Pacifico.

Oceano che contiene 764,33 kilometri cubici di acqua ovvero più del doppio dell’acqua contenuta nell’Oceano Atlantico e Indiano.

 Dobbiamo anche considerare che il mare possiede già una sua radioattività per la presenza di potassio 40 e carbonio 14.

Di certo la radioattività aumenterà ma l’ordine di grandezza dipenderà da vari fattori come la gradualità dello sversamento, la numerosità dei punti dove sversare, le correnti marine e il rigore nel seguire rigorosamente le disposizioni.

Diciamo che esistono preoccupazioni per l’ambiente marino scientificamente fondate ma d’altro canto è rischioso mantenere la situazione attuale puntando tutte le carte sul tempo di decadimento della radioattività ( il trizio la dimezza dopo 12 anni e la riduce di mille volte dopo 120 anni) . Infine esiste il rischio dei fenomeni naturali estremi come terremoti e uragani essendo l’acqua contaminata contenuta in depositi attorno alla centrale.

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