Le Highlands scozzesi hanno dedicato un nuovo tartan a Re Carlo

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Il sovrano è in Scozia per ricevere l’omaggio del nuovo tessuto, ma lo insegue un marcato calo della popolarità

AGI – A pochi giorni dal primo anniversario della morte di Elisabetta II – l’8 settembre – un vibrante omaggio è stato reso alla longeva regina in occasione dei tradizionali Giochi delle Highlands scozzesi, che hanno sempre rappresentato un momento clou del suo soggiorno estivo al Castello di Balmoral.

Per la prima volta Carlo III, accompagnato dalla regina Camilla, ha partecipato al raduno di Braemar in qualità di sovrano, indossando il tradizionale kilt in tartan, appositamente ideato per lui. Lo riferisce il quotidiano britannico Independent, sottolineando che il 74enne Carlo ha proseguito “la tradizione di famiglia al Braemar Royal Highland Gathering”, in compagnia della sorella Anna, principessa reale, e del marito, il vice ammiraglio Sir Tim Laurence.

Un appuntamento imperdibile per Elisabetta II che, come ricordato da Robert Lovie, presentatore della storica manifestazione, ha sempre dato “un supporto sincero ed entusiasta” ai giochi, ai quali Carlo ha preso parte sin dall’età di sei anni.

In apertura della manifestazione, per la prima volta ha echeggiato un “God Save The King” in onore di Carlo III e migliaia di visitatori hanno dato il benvenuto alla Famiglia Reale. “Solo un anno fa ha gentilmente tagliato la corda per aprire l’arco del Giubileo di Platino a nome di Sua Maestà la Regina. Nei giorni immediatamente successivi a quella felice occasione, eravamo tutti così rattristati dalla sua perdita, lei che è stata una così grande sostenitrice dei Giochi delle Highlands per tutta la sua vita”, ha esordito Lovie.

Sulla cerimonia è piombato il silenzio del pubblico quando è stato reso omaggio a Elisabetta II, che ha regnato per 70 anni, e gli organizzatori hanno sottolineato che “è stato un anno emozionante“, motivo per cui questa prima edizione dei giochi senza la regina è segnata da “un miscuglio di emozioni contrastanti”.

Durante la cerimonia è stato poi evidenziato che l’incoronazione di Carlo III ha suscitato “grande eccitazione e orgoglio”, sottolineando che la popolazione delle Highlands si sente “fortunata ad avere un legame cosi’ stretto e duraturo” con il Re.

“In una parte della Scozia che amate cosi’ tanto, io – a nome di tutti qui – auguro a entrambe le Vostre Maestà un regno lungo, felice e glorioso”, ha detto il presentatore. Per l’occasione il sovrano ha indossato un kilt in tartan King Charles III, che prende il suo nome, dai colori verde, blu e rosso, disegnato dalla Scottish Tartans Authority per celebrare l’incoronazione.

Il tipo speciale di tartan è stato commissionato “per l’impegno del re nei confronti delle tradizioni dell’abbigliamento delle Highland” e simbolo del suo forte sostegno al tradizionale outfit scozzese. Il design unico si basa sul set scozzese Balmoral, che risale al 1850 circa, e continua a essere indossato dai membri della famiglia reale ancora oggi.

“Il nostro iconico tessuto nazionale ha uno stile distinto ed evoca profondi sentimenti di appartenenza, rendendolo il tessuto più conosciuto e amato al mondo. È stato un grande privilegio essere oggi a Braemar e vedere Sua Maestà indossare il tartan per la prima volta”, ha dichiarato John McLeish, presidentedella Scottish Tartans Authority.

Carlo III, ora anche ambasciatore del tartan scozzese, simbolo dell’abito e delle tradizioni delle Highlands, ha poi consegnato il trofeo agli atleti vincitori della gara. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, Carlo III trascorrera’ l’anniversario della morte di sua madre “in silenzio e in privato” a Balmoral, in Scozia, dove Elisabetta II è morta.

Il principe William e Kate Middleton consegnerà invece un messaggio ai britannici in onore dell’eredità’ della regina, ma non e’ chiaro se sara’ fatto di persona, trasmesso in televisione o pubblicato sui social media.

La popolarità del re è in caduta libera

A un anno da sovrano del Regno Unito e capo dello Stato di una quindicina di Paesi, i numeri non sono favorevoli a Carlo III: il suo tasso di popolarità personale scende al 28%, ma globalmente il consenso verso la monarchia rimane salvo.

Secondo gli ultimi dati del sondaggio YouGov, realizzato in occasione del primo anniversario del suo regno, il prossimo 8 settembre, il tasso di apprezzamento personale del monarca si attesta attorno al 28%, in netto calo rispetto al 48% registrato nei giorni successivi alla morte di Elisabetta II.

Carlo III si trova quindi personalmente in una posizione decisamente più debole rispetto a quella della madre, che secondo precedenti indagini realizzate durante il suo regno ha goduto di percentuali fino al 76% dei consensi.

L’attuale indice di gradimento netto del re è tuttavia ancora di circa 10 punti percentuali più alto rispetto a quando era Principe di Galles e globalmente il 60% dei britannici ha una visione ancora favorevole del sovrano rispetto al 32% che lo valuta negativamente.

Sempre secondo YouGov, l’atteggiamento del pubblico nei confronti della monarchia è cambiato poco nell’ultimo anno. Dopo un rimbalzo al 67% subito dopo la morte della regina Elisabetta, a un anno di distanza il sostegno alla monarchia rimane intorno al 61%, mentre solo il 24% è a favore di un capo di stato eletto.

“Il pubblico in generale continua a sostenere ampiamente la monarchia e i membri della famiglia reale, con ben note eccezioni”, ha commentato Matt Smith, giornalista responsabile dei dati presso YouGov. “Anche se il re potrebbe non essere cosi’ popolare come la sua defunta madre, è improbabile che alla fine questo faccia molta differenza.

Con Carlo III la monarchia continuerà a essere comunque popolare, come lo era negli ultimi anni del regno di Elisabetta II”, ha valutato Smith. Tra i fattori in grado di influenzare l’opinione pubblica dei britannici c’è l’età’, che gioca sia a vantaggio che a sfavore della famiglia reale.

Da un lato sembra improbabile che la monarchia subisca una sfida significativa in quanto il prossimo in linea di successione al trono, il principe William, è ancora molto popolare, anche tra i britannici più giovani.

D’altra parte, però, l’atteggiamento nei confronti della famiglia reale è molto diverso tra le generazioni. I giovani britannici sono diventati molto più negativi nei confronti dell’istituzione e dei suoi membri negli ultimi anni, secondo diversi osservatori sulla scia del trattamento riservato al principe Harry e alla moglie Meghan, ma anche della disastrosa intervista a ‘Newsnight’ del principe Andrea, risalente al 2019.

 

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