Parte da Scilla la nuova stagione politica dell’ECR

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“La stagione politica dei conservatori che ci porterà alle elezioni europee parte non a caso da questa terra, dove nasce l’identità europea che noi intendiamo conservare. Non un insieme di uffici e regolamenti, ma una identità politica che rivendichiamo, perché come destra italiana ne sostenemmo le ragioni quando altri agognavano l’internazionale socialista”. È quanto dichiarato dal copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, intervenendo alle giornate di studio dell’Ecr Party in corso a Scilla. “Nel Parlamento europeo determinato dalle prossime elezioni vogliamo tutelare questa identità culturale e promuovere uno sviluppo socioeconomico scevro dal radicalismo ideologico delle sinistre, fiduciosi nella centralità della persona. Lo spostamento verso destra dell’asse politico europeo il prossimo 9 giugno, un obiettivo auspicabile e che riteniamo possibile, renderebbe più facile perseguire questa agenda” ha aggiunto il copresidente del gruppo europeo di cui fa parte il partito della premier e che stando ai sondaggi è il gruppo che dovrebbe crescere maggiormente a Giugno.

E’ un evento incentrato sulla crescita economica del sud e che vede la partecipazione di ben 4 ministri, Raffaele Fitto, Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci e Marina Calderone; i sottosegretari La Pietra, Delmastro e Ferro; il presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, e oltre 200 ospiti provenienti da tutta Europa. “Il titolo di questo evento- ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. Tommaso Foti- è perfettamente in linea con la politica di Fdi. Il governo infatti lavora con impegno perché il sud possa diventare la locomotiva d’Italia sotto il profilo del pil. Il turismo si è destagionalizzato e regioni come la Calabria possono iniziare a pensare un turismo che duri tutto l’anno. La Calabria ha anche una posizione geografica particolare perché corridoio scandinavo-toscano. Da ultimo l’opera del ponte può effettivamente dare un impulso complessivo a tutto il sud, tenendo presente il riverbero di questa infrastruttura in termini di pil per la sua realizzazione”.

A far gli onori di casa il copresidente del gruppo Nicola Procaccini e il capo delegazione Carlo Fidanza, con molti ospiti stranieri del gruppo Ecr europeo, salutati da un video messaggio della presidente del parlamento europeo Roberta Metsola. Molo atteso l’intervento di Raffaele Fitto, ministro degli affari europei ed ex copresidente del gruppo. In Europa “sono stati commessi errori molto importanti negli ultimi anni. L’Europa non ha mai guardato concretamente alle politiche del Mediterraneo”. ha affermato il ministro Fitto, nel suo intervento alla manifestazione”

Sul piano di ripresa e resilienza, il ministro ha affermato che “deve essere un progetto comune e non un campo di battaglia”. “Si parla di una visione che accompagna fin dal primo giorno l’operato del governo Meloni: rendere interconnesse le linee di finanziamento europee e statali per rilanciare il sistema Paese”, ha detto Ciocco. Il ministro ha chiarito che “Fondi di coesione e Pnrr sono un’opportunità che l’Italia deve cogliere, correggendo gli errori del passato” e che “resta centrale la proficua collaborazione tra governo e Commissione europea. Il Pnrr deve essere un progetto comune e non un campo di battaglia”.

Carlo Fidanza ha invece sottolineato importanza delle infrastrutture per lo sviluppo del sud “Completare lo sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno d’Italia è fondamentale per il Paese. L’Europa ha accompagnato questa idea fin da quando è stato varato il progetto dei corridoi europei, nove grandi infrastrutture di cui ben quattro attraversano l’Italia. Il Ponte sullo Stretto rientra nel cosiddetto corridoio scandinavo-mediterraneo, anche detto Helsinki-La Valletta. Fin dal 2009 ho seduto nella commissione trasporti al Parlamento europeo, e già allora i governi del centrodestra avevano inserito il ponte nel progetto da finanziare.” ha detto il capo delegazione durante il suo intervento.

Nicola Procaccini ha anche commentato i dati sul Pil appena usciti che si riferiscono al secondo trimestre del 2023: “Sul Pil la posizione di Fratelli d’Italia è di soddisfazione perché c’è, comunque, un’economia che cresce. Dopodiché mi fa sorridere che il fatto che cresca un po’ meno, secondo gli ultimi dati Istat, faccia gioire i nemici dell’Italia, ovvero le sinistre di vario colore. Questo comportamento, definisce anche il modo di fare opposizione di queste forze politiche. Io credo che si debba essere invece contenti per il fatto che, a differenza di altre nazioni che sono in recessione come la Germania, l’Italia sia in una fase di ascesa sul piano economico. Naturalmente tutti vorremmo che questa crescita fosse ancora più forte, ma su questo abbiamo tempo per lavorare e fare le riforme che servono. E in questo senso siamo molto fiduciosi”.

Procaccini ha voluto anche seccamente smentire le notizie rilanciate da alcuni quotidiani su un possibile passo indietro della Meloni come presidente del gruppo dopo le elezioni di Giugno: “Titoli di Repubblica e La Stampa infondati e fuorvianti. In una intervista stamattina con i quotidiani Repubblica e La Stampa a domanda della giornalista se Giorgia Meloni restera’ presidente dell’Ecr anche dopo le europee del giugno 2024, ho risposto che si vedra’, per l’appunto, solo dopo le elezioni europee. Come si possa da questa mia risposta, effettivamente in po’ banale, tirare fuori
un titolo del genere e’ davvero un mistero.”

 

 

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