Il contratto per Mancini e la nostra cristiana società

Arte, Cultura & Società

Di

La notizia: “Mancini ha firmato per l’Arabia Saudita e saluta l’Italia: partirà domani per Riad, contratto da 25 milioni”. Quando sento parlare di certe cifre astronomiche, penso sempre che in fondo la nostra è una società che si definisce cristiana, ma che col cristianesimo non ha nulla da spartire. Mi chiedo se chi possiede tanto denaro non si senta un po’ in imbarazzo sapendo dell’esistenza di persone che patiscono la fame. E penso soprattutto alla Chiesa che tranquillamente, disinvoltamente, ha trascurato, dimenticato, ignorato una parte rilevantissima della predicazione del Cristo. Avete mai sentito un Papa inveire contro la ricchezza e contro i ricchi come faceva Cristo? Lo vedete alla finestra in piazza San Pietro gridare: “Ma guai a voi che siete ricchi, perché avete già la vostra consolazione” (Lc 6,24)? E come potrebbe farlo essendo capo di una Chiesa ricchissima?

Potrebbe mai dire: “E’ più facile che una fune entri per la cruna di un ago, che un ricco nel regno di Dio” (Mt 19, 24)? Oppure: “Non vi affannate ad accumulare tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano… Accumulatevi tesori in cielo… “ (Mt 6, 19 – 20)? Ma troppe sono le volte in cui Gesù raccomanda di stare lontano da mammona. Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma che colpa ha una persona se è ricca, e fa l’elemosina ai poveri e ama Cristo?”. La risposta è nella parabola del ricco epulone, che comincia così: “C’era un uomo ricco, che portava vesti di porpora e di bisso e faceva festa ogni giorno con grandi banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, sedeva alla sua porta a mendicare, tutto coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con gli avanzi che cadevano dalla mensa del ricco…” (Lc 16, 19ss). E’ la sola presenza dell’affamato che rende peccatore il ricco.

Affinché nessun ricco, Chiesa compresa che di ricchezze ne ha accumulate in abbondanza, possa sentirsi in colpa, è necessario che la società sia priva di poveri. In una società giusta la povertà non dovrebbe esistere. Non basta fare l’elemosina ai poveri, occorre eliminarla, la povertà.

Renato Pierri

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube