Allerte, allarmi e PPCC

Trentino Alto Adige

Di

Ore 12, sabato mattina, nei pressi del lago di Caldaro, in Alto Adige, su un percorso ciclabile, tra vigneti e frutteti ricchi di filari di meli di diverse varietà, si leva alto ma non assordante il suono di una sirena. Pochi secondi, il tempo di sorprendersi e di guardarsi intorno dove regna la calma più assoluta, ed è già terminato. Forse il segnale del termine del turno di lavoro nei campi. Si tratta invece di un segnale della Protezione Civile.

L’Agenzia per la Protezione civile provinciale ha il compito di monitorare le situazioni di rischio in Alto Adige giorno e notte. Normalmente, quando non vi sono pericoli, l’Agenzia procede con l’ordinaria amministrazione. In tal caso l’operato è silente, procede sullo sfondo, ad esempio con il monitoraggio, e la popolazione quasi non avverte la sua presenza.

Ma quando accade o si prevede un evento naturale o tecnico avverso, questo dovrà essere affrontato con degli interventi. Si classificano questi scenari in quattro tipologie: Normalità-ZERO, Attenzione-ALFA, Preallarme-BRAVO, Allarme-CHARLIE; distinguendo fra due tipi di situazione, cioè l’allerta e l’allarme.

L’allerta di protezione civile: la protezione civile proclama lo stato di allerta quando si prevede un evento, ad esempio un’alluvione nel corso di una piena, l’evento non deve essere solo monitorato, occorre anche prepararsi. Lo stato di allerta dà a tutte le autorità, istituzioni e forze di pronto intervento, la possibilità di prepararsi all’evento e avviare tutti i provvedimenti. Talvolta potrà essere allertata la popolazione, nel caso in cui sia necessario che anche i cittadini prendano provvedimenti e si preparino. L’allerta ha l’obiettivo di preparare tutti all’emergenza, in modo tale che chiunque ne sia consapevole e non venga coinvolto alla sprovvista.

L’allarme di protezione civile si ha quando oltre alla preparazione, alla gestione dell’evento stesso, viene dato l’allarme a tutte le parti coinvolte e alla popolazione. L’allarme viene diffuso tramite la rete centralizzata delle sirene dei vigili del fuoco ed è udibile in tutto l’Alto Adige. Si distingue dall’allarme dei vigili del fuoco in caso d’incendio e anche dalla prova settimanale delle sirene.

La prova settimanale delle sirene si sente ogni sabato alle ore 12 con un suono continuo della durata di 15 secondi. L’allarme incendi dei vigili del fuoco: 3 x 15 secondi di sirena interrotto da 2×7 secondi di pausa. L’allarme di protezione civile: un minuto di sirena crescente e decrescente senza pause.”

Nel caso di un allarme di protezione civile, quindi solo con sirena crescente e decrescente per la durata di un minuto, occorre subito rifugiarsi all’interno di un edificio. Una volta al riparo occorre chiudere tutte le porte e le finestre e spegnere eventuali impianti d’areazione. Occorre quindi accendere la televisione o la radio oppure aprire le pagine di CIVIS, la nuova Rete civica dell’Alto Adige, in quanto collegati al sistema per l’informazione con cui la Protezione civile informa la popolazione sugli eventi e dà le indicazioni sui comportamenti a cui attenersi, per la propria sicurezza e per quella degli altri.

Sistema di allarme pubblico IT-alert

IT-alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione, che raggiunge i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica tramite la tecnologia cell-broadcast, con messaggi utili in caso di eventi gravi imminenti o in corso. IT-alert è attualmente in fase di sperimentazione, in Alto Adige i primi test si svolgeranno il 13/10/2023.

Inoltre nel Testo unico dell’ordinamento dei servizi antincendi e per la protezione civile sono descritte le caratteristiche e le funzioni del Centro operativo comunale. Per prevenire, prevedere e attuare tutte le misure idonee, nel caso di calamità, è importante il Piano di protezione civile comunale (PPCC), elaborato ai sensi delle norme per la redazione dei PPCC, la cui prima versione 1.0 è stata pubblicata nell’anno 2009. Per l’elaborazione e l’aggiornamento del piano di protezione civile comunale è previsto un contributo fino all’80% dei costi riconosciuti, in base ai criteri per la concessione di contributi ad enti locali per l’adozione di misure di protezione civile.*

A livello nazionale osserviamo che tutte le Regioni italiane hanno comunicato il numero e l’elenco dei Comuni che si sono dotati di un Piano di Protezione Civile. In totale, dunque, a luglio 2022, di 8.051 Comuni delle Regioni italiane e delle Province Autonome di Bolzano e di Trento, l’88%, pari a 7.123 Comuni, dispone di un piano di protezione civile, con regioni virtuose come, tra le altre, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, il Molise, la provincia di Trento, la Valle d’Aosta, che hanno raggiunto la quota del 100% dei comuni dotati di PPCC.

*Il Browser della Protezione civile (Link esterno) è parte integrante del piano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube