La nuova emergenza migranti a New York

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I 185 centri di accoglienza disseminati in tutta la città non hanno più posti disponibili e si starebbe pensando di autorizzare una costruzione di una gigantesca tendopoli a Central Park

Migranti a New York

 

AGI – Il sindaco di New York, Eric Adams, starebbe pensando di autorizzare la costruzione di una gigantesca tendopoli a Central Park per ospitare i migranti e affrontare l’emergenza. L’ipotesi fa parte dei tremila siti possibili al vaglio in queste ore, insieme a Park Slope a Brooklyn e a Randall’s Island, ed è emersa dopo che i 185 centri di accoglienza disseminati in tutta la citta’ non hanno più posti disponibili.

Ogni giorno arrivano centinaia di migranti dal sud degli Stati Uniti, molti dei quali inviati dal governatore repubblicano del Texas e da quello della Florida. Il Roosevelt Hotel, lo storico albergo del centro chiuso due anni fa, è assediato da persone che non hanno dove andare, molte sono accampati lungo il marciapiede che costeggia l’hotel, che si trova nel cuore di Manhattan, tra la 45 e Madison Avenue.

Da mesi il sindaco aveva lanciato l’allarme riguardo l’emergenza e aveva accusato l’amministrazione Biden di non fare abbastanza per affrontare la crisi. Adesso quel momento è arrivato: servono nuove strutture per accogliere l’onda migratoria in una città a un passo dal crack, ma anche il sindaco è finito nella bufera, accusato di lasciare che i migranti vivano per strada in modo da rendere visibile la situazione e fare pressione su Washington.

La realtà, però, non ha bisogno di esagerazioni. “Siamo alla ricerca costante di nuovi posti – ha spiegato Anne Williams-Isom, vice sindaca con delega ai servizi sociali – pensiamo che il sistema sia al collasso”.

I migranti arrivati a New York sono stati 107 mila in meno di un anno e mezzo, di cui 56.600 richiedenti asilo. Nella settimana tra il 24 e il 30 luglio sono arrivati in 2300. In gran parte erano partiti dal Venezuela e da altri Paesi del centro e sud America.

Ogni giorno arrivano in media tra le 300 e le 500 persone. Le procedure per inserirli nel sistema di accoglienza sono veloci, non superano le quarantotto ore. I bambini e le famiglie continuano a essere in cima alla lista delle persone da sistemare.

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