78 anni dalla bomba su Hiroshima e Oppenheimer padre della bomba

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Domani 6 agosto,  saranno 78 gli anni trascorsi dal lancio della bomba atomica su Hiroshima.

 IL 23 agosto  sarà proiettato , in Italia il film Oppenheimer” , fisico nucleare e padre della bomba atomica messa a punto negli USA .

La prima detonazione di un’arma nucleare avvenne il 16 luglio 1945 nell’ambito del Progetto Manhattan, ad  Alamogordo, New Mexico. Il  film, si basa  sul libro di Bird e Sherwin “ American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer “ ( Prometeo americano : il  trionfo e la tragedia di J.Robert Oppenheimer)  , è una rappresentazione coinvolgente e per lo più accurata della vita di Oppenheimer, che copre i suoi primi studi in Europa e professore all’Università della California-Berkeley, rimbalzando avanti e indietro tra la sua vita a Los Alamos.  È l’invenzione del “gadget” , come fu chiamata la prima bomba atomica  e la sua udienza, per il nulla osta di sicurezza negli anni ’50.

Un film da vedere alla luce, delle attuali ,  ricorrenti minacce di uso di armi nucleari nel conflitto in Ucraina.

Un evento che dovrebbe far riflettere  ancor più noi italiani , a partecipare alla campagna “Italia, Ripensaci”, promossa dalla Rete Italiana Pace Disarmo e dà Senza atomica,  per il sostegno al trattato sulla proibizione delle armi nucleari, votato nella sede dell’ONU,  a New York il 7 luglio 2017 ed entrato  in vigore il 22 gennaio 2021, grazie  all’impegno delle  associazioni  di tutto il mondo.

IL T.P.N.W, ( Trattato sulla proibizione delle armi nucleari), è legge per 68 Stati e altri 30  lo stanno  ratificando .

L’Italia non lo ha  ancora ratificato   , ma potrà farlo il  27 novembre e il 1° dicembre, quando si terrà all’ONU a New York la seconda conferenza degli Stati  sul TPNW.

 IL film su  Robert Oppenheimer, del regista Christopher Nolan è stato proiettato in anteprima il 16 luglio negli USA,  anniversario della prima detonazione di un’arma nucleare , chiamata in codice “ Trinity Test” .

Oppenheimer contribuì insieme ad altri fisici alla messa , a punto di questa arma che ha cambiato  la storia del mondo.

Comprese come altri uomini di scienza impegnati nel progetto , che l’energia nucleare faceva nascere preoccupazioni etiche e problemi di politica internazionale.

La storia sarebbe monca se non si cita il ruolo del Met Lab ,  il primo laboratorio del programma nucleare degli USA , finalizzato alla realizzazione dei prototipi dei reattori di produzione del plutonio e alle ricerche sul nuovo materiale fissile.

Nel dicembre del 1942  a Chicago avvenne  la prima reazione a catena artificiale , sotto la direzione di Enrico Fermi e fu quindi sviluppata la tecnologia del plutonio.

Oppenheimer come tantissimi scienziati riconobbe,  che il possesso di armi nucleari rappresentava una minaccia unica per l’umanità.

Settantotto anni dopo abbiamo le stesse preoccupazioni !

Proviamo la stessa angoscia di fondo,  per la minaccia esistenziale rappresentata dalle armi nucleari, e certamente  le nostre preoccupazioni sono persino maggiori di quanto Oppenheimer e altri scienziati   potevano immaginare nel 1945.

 Dopo aver visto la devastazione delle bombe nucleari  sul Giappone, Oppenheimer, e molti scienziati del Progetto Manhattan capirono  , che il continuo sviluppo di armi nucleari da parte degli Stati Uniti avrebbe inevitabilmente portato ,a una corsa agli armamenti con l’Unione Sovietica.

Capirono anche che era in linea di principio possibile, come dimostrarono gli Stati Uniti meno di un decennio dopo , realizzare bombe all’idrogeno  migliaia di volte più potenti delle armi usate negli attacchi di Hiroshima e Nagasaki.

Ciò ovviamente significava ,che la scala delle morti per effetti di esplosioni, incendi e radiazioni si sarebbe spostata da centinaia di migliaia a centinaia di milioni di persone.

Persone incenerite, bruciate e ammalate,  città rase al suolo e  terre aride non sarebbero l’unica, né probabilmente la peggiore, eredità della guerra nucleare.

 Questa distinzione è riservata a un concetto chiamato inverno nucleare , una scoperta fatta per la prima volta nei primi anni ’80, molto tempo dopo la morte di Oppenheimer.

L’idea è relativamente semplice: gli attacchi nucleari alle città porteranno a enormi, incendi termici, che immetteranno fuliggine in alto nella stratosfera, dove rimarrà per anni, bloccando la luce solare in arrivo, provocando un calo significativo delle temperature e portando a una drastica riduzione globale della disponibilità di cibo.

Miliardi di persone moriranno di fame, secondo gli ultimi studi  di Alan Robock e dei suoi colleghi della Rutgers University e altrove.

Sì, combattere una guerra nucleare equivale ,a un suicidio nazionale e una uccisione planetaria.

Vedere  l’esplosione della “Trinità” di Nolan è corretta: una luce “più luminosa di mille soli” lampeggia sullo schermo e, pochi secondi dopo, il tremendo ruggito e l’onda d’urto raggiungono gli osservatori.

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