Bernardo Pocherra: avvocato, volontario di guerra e politico nella “polveriera d’Italia”

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La storia di un liberale volontario nella Grande Guerra, politicamente vicino a ideali nazionalisti, nel contesto di una città divisa tra interessi industriali e tradizionali.

La vita di Bernardo Pocherra, avvocato, volontario di guerra e politico italiano, è segnata da una serie di eventi drammatici che si intrecciano con le vicende della Prima Guerra Mondiale e i conflitti politici della sua epoca. Nato a Carrara nel 1885, Pocherra si dedicò alla professione di avvocato nella sua città natale e si identificò politicamente con gli ideali liberal-nazionalisti di Giovanni Borelli.

 Il suo spirito di giovane liberale riformatore lo portò a essere vicino agli interessi irredentisti e ostile agli Imperi Centrali e alla Triplice Alleanza. Quando l’Italia entrò in guerra nel 1915, Pocherra decise di partire volontario, frequentando la Scuola Ufficiali e il Regio Politecnico Scuola Mitraglieri di Torino. Fu inviato sul fronte dell’Isonzo e poi su quello trentino, partecipando a tutte le drammatiche offensive.

 La storia dell’avvocato Bernardo Pocherra si intreccia con la Grande Storia attraverso le lettere che inviava alla famiglia durante la guerra e i ricordi dell’infanzia, tramandati ai figli e ai nipoti. Questa narrazione biografica conferisce alla Storia la sua dimensione più umana e tragica, permettendo di comprendere meglio la tragedia del conflitto.

Tornato a Carrara nel 1919, Pocherra fu uno dei fondatori della sezione locale dell’Associazione Nazionale Combattenti e fondò l’Associazione democratica liberale. Ma la sua vita politica fu segnata da fratture e contrasti, in particolare con Renato Ricci, uno degli uomini forti ai vertici del regime fascista. Le differenze di interessi tra Pocherra, vicino agli interessi dei tradizionali proprietari delle cave di marmo, e Ricci, sostenitore del nuovo ceto industriale rappresentato dalla piccola borghesia marmifera, portarono a tensioni all’interno del Partito Nazionale Fascista a Carrara.

La centralità di Carrara come centro economico, finanziario, politico e sociale della provincia apuana rendeva la scommessa politica di Pocherra decisiva per l’affermazione del nuovo partito e del regime in tutta la provincia. Ma le divisioni interne al partito lo portarono alle dimissioni nel 1923.

Dopo la caduta del fascismo, nel 1943 Pocherra non aderì alla RSI e si ritirò dalla politica e continuò la professione di avvocato a Carrara fino alla sua morte nel 1968. La sua figura è stata oggetto di diverse vicende drammatiche e personali, incluso un attentato subito durante il suo periodo da podestà nei primi anni ’20.

 La storia di Bernardo Pocherra ci ricorda che la Storia è fatta di individui con le loro speranze, ideali e lotte personali. È un richiamo a non dimenticare il fattore umano dietro i grandi eventi storici e a comprendere la tragedia delle guerre e dei conflitti politici del passato. La sua vita, segnata da tragici avvenimenti, rimarrà un esempio di come le vicende individuali possono essere parte integrante della Grande Storia.

Fonti:

Bernardo Pocherra – Wikipedia

L’avvocato Bernardo Pocherra, un liberale volontario nella Grande Guerra: la sua storia sarà raccontata dal nipote all’Accademia Capellini (gazzettadellaspezia.com)

Carrara, la scomparsa di Claudia Pocherra. Aveva 93 anni Il Tirreno

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