Risposta alle domande ingenue di un lettore

Arte, Cultura & Società

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Gentile lettore, senza offesa, però le sue domande mi fanno pensare a quelle ingenue che alle volte mi rivolgevano i miei alunni.

Rispondo cortesemente, però chiudo qui il discorso, nel senso che non continuerò il dialogo. Spero mi capisca. E’ una vita che mi occupo di questi temi.

Intanto, vorrei farle osservare che io non ho espresso giudizi sull’esistenza di Dio. Mi sono limitato ad affermare che non bisogna confondere la religione, con l’uso cattivo che la Chiesa, e non solo la Chiesa, spesso ne ha fatto. Le faccio un esempio per farle capire meglio. Il matterello per spianare la pasta in sfoglia, è una cosa buona in cucina. Se io, anziché servirmene per spianare la pasta, me ne servo per darlo in testa a qualcuno, il matterello resta una cosa buona, anche se me ne servo per uno scopo cattivo. Così la religione predicata nel vangelo, il cristianesimo (amore per il prossimo, fino al sacrificio di sé) è cosa buona. Se io me ne servo per uno scopo cattivo, il cristianesimo resta una cosa buona, non cambia natura, resta “amore per il prossimo”. Mi sono spiegato?

Poi lei mi chiede: “Perché gli uomini della Chiesa compiono crudeltà? Non hanno paura dell’inferno?”. Intanto sarebbe bene non fare di ogni erba un fascio. Nella Chiesa esistono cattive persone e brave persone. Ci sono poi persone che peccano pur avendo paura dell’inferno. Altre magari hanno abbracciato il sacerdozio credendo in Dio e nell’inferno, poi col tempo sono diventate atee, ma non hanno abbandonato la tonaca. Altre sperano nel perdono di Dio. Altre credono in Dio ma non nell’inferno. Altre…

Di una cosa si può essere certi: questa non è la Chiesa che voleva il Gesù del vangelo.

Renato Pierri

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