L’inferno di luglio, tra roghi e vittime del caldo

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Dall’inizio del 2023 sono andati in fumo oltre 51mila ettari di terreno, 31mila dei quali sono tra il 25 e il 27 luglio. La regione più devastata è la Sicilia. La Puglia invece conta il numero maggiore di anziani stroncati dal caldo

AGI – In Italia dall’inizio del 2023 sono andati in fumo per gli incendi ben 51.386 ettari, equivalenti a 73.408 campi da calcio. Lo denuncia Legambiente sottolineando che solo “tra il 25 e il 27 luglio sono bruciati ben 31.078 ettari di vegetazione“. I numeri sono ricavati dai dati satellitari Effis (European Forest Fire Information System) che monitorano solo gli incendi superiori ai 30 ettari.

caldo incendi sicilia devastata

In quella di Agrigento 6.592 ettari bruciati, di Messina 3.963 e di Siracusa 3.957. In Calabria, nello stesso periodo in provincia di Reggio sono andati in fumo 6.388 ettari e nella provincia di Cosenza 591 ettari. In Puglia la provincia più colpita è quella di Foggia (1282 ettari).

E il proliferare di i roghi e incendi non è l’unica delle dirette conseguenze delle alte temperature raggiunte fino a pochi giorni fa. Il caldo record è responsabile di un aumento delle mortalità, che al Sud ha fatto registrare incrementi maggiori, soprattutto a Bari e Taranto

A luglio è aumentata la mortalità al Sud

 

Durante la prima ondata di calore di questo luglio infuocato si è registrato un lieve aumento della mortalità al Sud, con picchi soprattutto a Bari (+23%) e Taranto (+32%). È quanto emerge dal primo rapporto quindicinale sui Risultati dei Sistemi di allarme (HHWWS), del Sistema Sorveglianza della Mortalità Giornaliera (SISMG) e degli accessi in Pronto Soccorso pubblicato sul portale del ministero della Salute e riferito al periodo 1-21 luglio.

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© Karl-Josef Hildebrand/ Dpa

Coppia di anziani

Il grafico settimanale (aggiornato alla settimana 12-18 luglio) evidenzia una mortalità in linea o inferiore all’atteso nell’ultima settimana al Nord, mentre al Centro-Sud si evidenzia una mortalità lievemente superiore all’atteso, evidente soprattutto nella fascia di età 85+.

Mentre i dati complessivi del mese di luglio, aggiornati solo alla prima fase dell’ondata, evidenziano un lieve eccesso al Centro-Sud (+2%), con incrementi statisticamente significativi a Bari (+23%) e Taranto (+32%). A Reggio Calabria si osserva un incremento significativo (+34%) che però non appare associato solo alle elevate temperature. Al Nord è da segnalare in diverse città una mortalità inferiore all’atteso (-11% nel complesso delle città del Nord).

A partire dall’8 luglio, ricorda il report, gran parte dell’Italia è stata interessata da un anticiclone sub-tropicale di matrice africana proveniente dal Mediterraneo1 che ha fatto registrare in gran parte del paese una ondata di calore di eccezionale durata e intensità.

Al Nord, sono da segnalare livelli di rischio tra il 9-11 luglio, interrotti da qualche giorno per poi riprendere dal 15-20 luglio, mentre al Centro-Sud le condizioni di rischio si sono protratte dall’8 luglio fino al 24-25 luglio, con una durata dell’ondata di 18 giorni a Roma e Rieti e 14-15 giorni nelle altre città. L’ondata di calore è stata associata a picchi di temperatura apparente massima (o temperatura massima percepita) superiori ai 40 C.

In alcune città del Nord (Brescia, Verona, Venezia, Trieste) e del centro-Sud (Civitavecchia, Roma, Messina, Palermo) le temperature eccezionali sono state associate a una elevata umidità (Dew Point di oltre 20 C).

I dati evidenziano tra le città del Nord solo a Bolzano e Verona picchi di mortalità in concomitanza dei giorni di ondata di calore. Al Centro-Sud invece, in molte città (Perugia, Rieti, Civitavecchia, Roma, Latina, Pescara, Campobasso, Napoli, Bari, Palermo e Catania) si osserva un incremento della mortalità associata ai giorni più torridi.

Tra le città in cui è attiva la sorveglianza degli accessi in Pronto Soccorso infine si evidenziano incrementi nel numero di accessi giornalieri nella popolazione con 65+ anni in concomitanza con i giorni di ondata di calore di luglio a Bologna, Ancona e Roma.

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