I molti santi del New Jersey: la recensione del film prequel de I Soprano

Cinema

Di

New Jersey, 1967.

Dicky Montesanti è un astuto gangster al soldo della famiglia criminale Di Meo, dinastia di potere affiliata alle cinque famiglie di Cosa Nostra americana. Il giovane Tony Soprano, a seguito dell’arresto del padre Johnny, vede in suo zio Dicky una sorta di figura paterna, tanto da seguirne le gesta.

Intanto la popolazione afroamericana si rende protagonista di rivolte a fondo razziale. La città va in fiamme ed Harold, collaboratore di Dicky, aspira alla propria indipendenza negli affari.

Gli scontri tra i mafiosi della famiglia Di Meo e quelli afroamericani fanno da contorno all’ambiente ostile e violento, che influenzerà notevolmente l’educazione del futuro boss del New Jersey.


Il creatore de “I Soprano” – David Chase – nel 2021 (dopo circa quattordici anni di distanza) scrive la sceneggiatura del film, insieme a Lawrence Konner. Affida, invece, la regia ad Alan Taylor, con cui collaborò precedentemente, direttore di ben nove puntate dell’omonima serie tv. Il progetto del film di Chase è l’anticipazione degli eventi verificatisi ne I Soprano, con uno sguardo radicale sull’America dal 1967 ad inizio anni settanta:

Le rivolte di Newark, il razzismo, la guerra del Vietnam, il potere della mafia Italo-americana, le canzoni di Frank Sinatra, le Cadillac, l’eroina, l’ascesa di Frank Lucas ed altro ancora.

È l’epoca del Sogno americano. Ci credono fermamente Giuseppina ed Harold. Quest’ultimo, in quanto sicario afroamericano al servizio di Dicky, si avvale del clima di tensione in città, provocato dalle rivolte di Newark, per appropriarsi con forza dei territori controllati dalla famiglia Di Meo. In lui vi è quel senso di rivalsa, in onore dei suoi antenati, che hanno lavorato per anni nelle piantagioni dei padroni bianchi, per pochi dollari.

L’assoluto protagonista è Dicky Montesanti, interpretato da Alessandro Nivola – la personificazione dell’antieroe tragico, dell’eterno dannato che distrugge tutto ciò che lo circonda, a causa della sua rabbia incontrollata. Ha alcuni tratti caratteriali di suo padre “Hollywood Dick”. Gli stessi fratelli Johnny e Corrado Soprano sono violenti come cani randagi, specie con le loro donne. Livia, moglie di Johnny, è la donna succube del marito, che riversa le sue frustrazioni sui figli. Tony ha confessato alla docente che il momento più bello della sua vita lo ha vissuto proprio con la madre Livia – si avvicinò a lui e gli lesse un libro, fino a tarda notte – l’unica volta in cui la donna si lasciò andare ad un gesto concreto d’amore.
La coppia Chase-Taylor si cimenta in un gangster movie a ritmo lento, che non riesce con l’intento di coinvolgere lo spettatore. I personaggi vengono esposti in maniera approssimativa. La trama doveva basarsi maggiormente sul rapporto tra Dicky Montesanti e Tony Soprano, al contrario finisce per concentrarsi solo su Dicky, che però non regge il confronto con il protagonista de I Soprano – James Gandolfini – alias Tony Soprano.

“I molti santi del New Jersey” è disponibile su Netflix dal 4 luglio 2023.

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