Bari in chiaroscuro nella seconda uscita a Roccaraso contro la Delfino Curi Pescara

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Foto SSC Bari

Il Bari ha affrontato nella seconda amichevole prevista la Delfino Curi Pescara, una squadra di categoria superiore rispetto al Roccavivara, che milita nell’Eccellenza abruzzese. La partita è stata caratterizzata da alcune difficoltà per il Bari, con i calciatori baresi che hanno sentito i carichi di lavoro nelle gambe. Nonostante qualche occasione sprecata dagli avversari, il Bari è riuscito a segnare nel primo tempo con Bellomo e Morachioli.

Nel secondo tempo, la partita è stata poco emozionante e ha visto Cheddira segnare per il Bari che, però, non ha brillato più di tanto dimostrando le stesse difficoltà del campionato appena terminato, ma si sa che su di lui non si potrà puntare quest’anno, dunque il giudizio è relativo. Gli ingressi dei nuovi giocatori non hanno fatto la differenza e, anzi, alcuni di loro hanno commesso errori che potevano costare caro alla squadra.

Tra i punti positivi si è distinto Schiedler che si è mosso con giudizio attaccando la profondità e ha contribuito a confezionare il quarto gol di Lops, segnandone anche uno lui stesso, il quinto. Anche Bellomo ha dimostrato di essere sulla strada giusta gol a parte. L’impressione è che se non arriva nessun altro più forte di lui, con ogni probabilità il giocatore della città vecchia potrebbe partire titolare.

Tuttavia, la squadra ha dimostrato di avere dei problemi negli schemi di gioco, e alcuni giocatori sembrano non essere all’altezza a parte quelli fuori dal progetto della squadra. Anche Faggi e Nasti non hanno confermato quanto di buono si era intravisto contro il Roccavivara. Non sono passati inosservati un paio di passaggi indietro a Polverino per qualche timore di troppo e che non sarebbero dovuti accadere contro una squadra come la Delfino Curi. Lo scorso anno, nella seconda uscita, contro una squadra di livello simile (Eccellenza) alla Delfino Pescara (il San Giovanni Teatino), il Bari aveva vinto 15-0, ma questa volta la prestazione è stata meno convincente. C’è molto da lavorare, Mignani lo sa bene.

Le amichevoli estive, si sa, non sono sempre indicatori affidabili per valutare le reali capacità di una squadra, ma se non altro rilasciano segnali precisi che indicano che qualcosa potrebbe non funzionare correttamente al fine di intervenire per correggere. La mancanza di furore agonistico e qualità nel gioco intravisto nel ritiro dello scorso anno, nello stesso momento del ritiro, coi carichi di gambe simili a quelli di oggi, è un motivo quantomeno di riflessione, e alcuni giocatori sembrano aver perso la grinta. Si, è presto e fuori luogo tirare linee, però chi mastica un po’ di calcio non può non evidenziare certe lacune di troppo. Nessun campanello d’allarme, per carità, ma una riflessione nel merito si.

Si spera che il contributo di Menez possa alzare il livello del gioco e apportare maggiore qualità alla squadra. Tuttavia, sembra che sia necessario intervenire sul mercato per affrontare al meglio la stagione imminente che si preannuncia difficile.

Massimo Longo

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