La Ue propone un fondo da 20 miliardi per la sicurezza dell’Ucraina

Economia & Finanza

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L’Unione “trasformerà il sostegno esistente in un impegno a lungo termine per la sicurezza e la resilienza dell’Ucraina”, ha spiegato l’Alto rappresentante per la Politica estera e di difesa, Josep Borrell

AGI – L’Unione europea vuole fare la sua parte per fornire le garanzie di sicurezza di lungo termine all’Ucraina. E lo fa proponendo agli Stati di istituire un fondo – sempre nell’ambito dello Strumento europeo per la pace – da 5 miliardi l’anno per quattro anni.

L’Unione “trasformerà il sostegno esistente in un impegno a lungo termine per la sicurezza e la resilienza dell’Ucraina“, ha spiegato l’Alto rappresentante per la Politica estera e di difesa, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri riunito oggi a Bruxelles.

“Proponiamo la creazione di una sezione dedicata alla struttura europea per la pace per fornire fino a cinque miliardi di euro all’anno per i prossimi quattro anni per le esigenze di difesa” del Paese, ha spiegato. “È sempre lo stesso strumento, lo Strumento europeo per la pace, che ha funzionato molto bene e continueremo a usarlo, ma con un capitolo dedicato al suo interno”, ha evidenziato.

Si tratta di un’iniziativa intraprendente – finora l’Ue è andata avanti a tranche di 500 milioni di euro – che richiederà un negoziato molto serrato con gli Stati membri. “I colloqui sono ancora alle fasi iniziali”, hanno ammesso alcuni diplomatici. Il piano è approdato per la prima volta sul tavolo dei ministri degli Esteri oggi ma il dibattito più approfondito si terrà il 30-31 agosto nel Consiglio informale Gymnich, con la partecipazione dei colleghi della Difesa, che si terrà nella città spagnola di Toledo.

Sarà difficile convincere in particolare l’Ungheria già ora contraria alla fornitura di ulteriori 500 milioni di euro fino a quando Kiev non depennerà dalla sua blacklist la Otp, la principale banca ungherese. Budapest inoltre si oppone anche al pacchetto di assistenza macrofinanziaria da 50 miliardi di euro annunciato dalla Commissione europea nell’ambito della revisione del bilancio pluriennale dell’Ue. Il via libera politico al nuovo fondo per le armi non arriverà prima del vertice Ue di ottobre se non in quello di dicembre.

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