Mosca accusa, Kiev usa i corridoi del grano per le armi

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Le forze russe bombardano Odessa: “ritorsione per agli attacchi al ponte in Crimea”. Il presidente russo Putin non vuole negoziare con Erdogan. Il cardinale Zuppi a Washington, oggi vedrà Biden alla Casa Bianca.

AGI – Il Cremlino ha accusato l’Ucraina di utilizzare il corridoio del grano del Mar Nero per “scopi di combattimento”, un giorno dopo essersi ritirata dall’accordo negoziato dalle Nazioni Unite che consentiva il passaggio sicuro delle navi da carico. “La zona (dell’accordo sul grano) è utilizzata dal regime di Kiev per scopi di combattimento”, ha dichiarato il portavoce Peskov.

I tentativi di continuare ‘accordo sul grano senza la Russia dovrebbero tenere conto del rischio che le rotte di esportazione del grano passino vicino alla zona di combattimento, ha sottolineato Peskov, dopo che l’Ucraina ha annunciato di voler procedere al trasporto del grano anche senza l’accordo con Mosca.

Il presidente russo, Vladimir Putin, non ha intenzione di parlare con l’omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, in merito all’accordo sul grano per il momento, ha aggiunto il portavoce. Alla domanda dei giornalisti che chiedevano se tali contatti con il leader turco fossero stati pianificati nell’agenda di Putin, Peskov ha risposto: “Per ora non lo sono”.

Nella notte le forze russe hanno bombardato Odessa e Mykolaiv e hanno definito i raid una ritorsione per l’attacco ucraino al ponte di Crimea. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, sottolineando che tutti gli obiettivi sono stati colpiti. “Nella notte le forze armate russe hanno lanciato un attacco di rappresaglia con armi ad alta precisione dal mare contro strutture in cui si stavano preparando atti terroristici contro la Russia utilizzando droni, nonché siti di produzione in un cantiere navale vicino alla città di Odessa”.

Coldiretti, stop a 2,1 mld Kg grano e mais per Italia

Lo stop all’accordo interrompe le spedizioni anche verso l’Italia, bloccando i 2,1 miliardi di chili di mais per l’alimentazione animale, grano tenero e olio di girasole arrivati dall’Ucraina nell’anno di attuazione dell’intesa. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga in riferimento all’impatto dello stop al patto Onu tra Ucraina, Turchia e Russia, sul transito delle merci nei tre porti sul mar Nero di Chornomorsk, Yuzhny e Odessa. In particolare, sottolinea la Coldiretti, si tratta di 1,4 miliardi di chili di mais, 434 milioni di chili di grano, 100 milioni di chili di olio di girasole e altri cereali.

“Il blocco delle spedizioni di cereali sul Mar Nero è preoccupante dunque soprattutto – continua la Coldiretti – per la forniture di mais alle stalle italiane in una situazione in cui l’Ucraina contende all’Ungheria il ruolo di principale fornitore dell’Italia che e’ costretta ad importare circa la meta’ del proprio fabbisogno per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle dove i costi di produzione sono saliti alle stelle.

Il cardinale Zuppi alla casa Bianca da Biden

Il cardinal Matteo Zuppi sarà oggi ricevuto alla Casa Bianca da Joe Biden: l’uomo che Francesco indica come il possibile artefice dell’ascolto reciproco vede l’uomo che ha sostenuto lo sforzo bellico ucraino fin dal primo giorno. Sulla carta, posizioni più lontane non potrebbero esserci, invece no. I rapporti di Biden con il Vaticano, si sa, sono oggettivamente buoni dai tempi della sua visita a Roma di alcuni anni fa.

Nonostante l’invio recente di bombe a grappolo a Kiev il presidente americano, cattolico praticante, vede di buon occhio la missione umanitaria intrapresa da Presidente dell Conferenza Episcolpale italiana per la liberazione dei bambini ucraini rapiti in questi mesi dai russi. In più si è aggiunta, pochi giorni fa, la puntualizzazione della santa Sede, che ha voluto precisare come la posizione del Papa non possa esssere considerata filo-russa.

Francesco, ha messo in chiaro pochi giorni fa il segretario per i rapporti con gli stati della Santa Sede, monsignor Pual Richard Gallagher, “vuole il dialogo e la pace”, ha “distinto chiaramente tra aggredito e aggressore” ma è rimasto vittima più volte del fatto che i suoi “pronunciamenti sono stati tradotti senza precisione e talvolta senza risparmiargli offese”.

© VALERIY SHARIFULIN / POOL / AFP
– Vladimir Putin

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