Tuniche di troppo nella Chiesa

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

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Nella bella parabola del seminatore (cfr Mt 13,1-23), argomento affrontato da papa Francesco nell’Angelus di domenica, Gesù pronuncia le parole seguenti: “Quello seminato tra le spine è colui che ascolta la parola, ma la preoccupazione del mondo e l’inganno della ricchezza soffocano la parola ed essa non dà frutto” (22). In bocca a Gesù queste parole non stonano, giacché Gesù per predicare e soprattutto per stare vicino ai poveri e consolarli, lasciò tutto e si mise nella condizione di non avere dove reclinare il capo (cfr Mt 2,20).

Ma le stesse parole stonano in bocca al Capo di una Chiesa ricchissima, che da secoli ignora una parte considerevolissima della predicazione di Gesù, il quale non fece altro che inveire contro i ricchi e la ricchezza. Gesù disse agli apostoli (la prima chiesa): “Non vi procurate oro o argento o pecunia per le vostre tasche, non una borsa per il viaggio, né due tuniche…” (Mt 10,9). E Giovanni Battista alla folla: «Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha; e chi ha del cibo faccia lo stesso» (Lc 3,11). Ecco: grande dovrebbe essere l’imbarazzo del papa nel predicare il vangelo, sino a che la Chiesa non si libera delle tuniche di troppo.

Renato Pierri

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