Il delfino libertario: la vita e l’impegno di Gianfranco Spadaccia

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Una figura politica e giornalistica di spicco nel panorama italiano, Gianfranco Spadaccia, ex segretario del Partito Radicale, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti civili e alla lotta per la libertà.

Gianfranco Spadaccia, una figura carismatica nel panorama politico e giornalistico italiano, ha lasciato un segno indelebile nella storia del Partito Radicale e nella difesa dei diritti civili. Nato a Roma il 28 febbraio 1935, Spadaccia ha attraversato i decenni con una passione e un impegno ineguagliabili, dimostrando una determinazione straordinaria nel perseguire la sua visione di una società libera e giusta.

Fin dai suoi anni universitari, Spadaccia si è distinto come un individuo fortemente politicamente orientato. Durante quegli anni, ha iniziato a stringere relazioni personali e politiche che avrebbero segnato il corso della sua vita. Nel 1955, ha sposato la causa del Partito Radicale, fondato proprio in quell’anno, che si è schierato a difesa dei diritti civili in prima linea. Nonostante le crisi e gli ostacoli incontrati nel corso degli anni, come nel caso del “caso Piccardi” nel 1962, Spadaccia ha contribuito a garantire la continuità e la vitalità del Partito Radicale insieme ad altri esponenti di spicco, come Marco Pannella.

La sua dedizione e passione per i diritti civili lo hanno portato a ricoprire importanti incarichi all’interno del Partito Radicale. È stato segretario del partito nel 1967-1968 e nel 1974-1976, mentre nel periodo compreso tra il 1964 e il 1967 ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio federale. Durante questi anni, ha condiviso con Marco Pannella scelte nonviolente e battaglie per la depenalizzazione dell’aborto, l’obiezione di coscienza, la riforma del diritto di famiglia e la depenalizzazione del reato di consumo di stupefacenti.

Spadaccia ha affrontato numerose sfide e arresti nel corso della sua vita politica. Nel 1975, insieme ad altri esponenti del Partito Radicale, è stato arrestato per disobbedienza civile contro la legge italiana che vietava l’aborto. Questa azione ha contribuito a sollevare l’attenzione sulla tragedia dell’aborto clandestino e ha portato alla regolamentazione legislativa dell’interruzione di gravidanza nel 1978. Spadaccia è stato anche eletto per tre legislature nel 1979, 1983 e 1987, dimostrando così il riconoscimento del suo impegno e delle sue idee.

Nonostante la sua natura laica, Spadaccia ha cercato attivamente la convergenza con la Chiesa cattolica negli anni Ottanta, con

l’obiettivo di affrontare le gravi problematiche globali come la fame, il sottosviluppo e la desertificazione. Durante lo stesso periodo, ha anche sostenuto la piena attuazione della riforma carceraria e ha praticato un lungo digiuno insieme ad Adelaide Aglietta per ottenere miglioramenti nel sistema carcerario e nelle condizioni degli agenti di custodia.

Negli anni Novanta, Spadaccia ha continuato il suo impegno politico e ha partecipato attivamente alle iniziative referendarie per una profonda riforma democratica delle istituzioni repubblicane e della legge elettorale.

Successivamente, pur allontanandosi dall’impegno politico più diretto, Spadaccia ha sostenuto l’istituzione della Corte di giustizia internazionale per i crimini contro l’umanità e ha promosso la libertà di ricerca sulle cellule staminali e la lotta contro la pena di morte.

Nel corso degli anni, Spadaccia ha mantenuto una presenza costante nel panorama politico italiano. Ha ricoperto l’incarico di Garante per il Comune di Roma delle persone private della libertà dal 2006 al 2008 ed è stato membro della direzione di Radicali Italiani.

Nonostante alcune divergenze con il Partito Radicale Transnazionale, ha continuato a sostenere il movimento dei Radicali Italiani e ha aderito a +Europa quando è diventato un partito. Nel 2019, è stato eletto presidente del partito, ma la sua candidatura alle elezioni europee non ha ottenuto il risultato sperato.

Gianfranco Spadaccia è scomparso a Roma il 24 settembre 2022. La notizia della sua morte è stata annunciata dalla famiglia il giorno successivo, nel corso delle elezioni politiche, e ha suscitato un profondo lutto in tutto il paese. La sua eredità di impegno per i diritti civili e la sua passione per la libertà rimarranno per sempre un ricordo indelebile nella storia italiana.

Riferimenti: Gianfranco Spadaccia – Wikipedia

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