Dove mangiare vegano. Pisa la città migliore

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La classifica di Bonusfinder vede Venezia come la più costosa: per un pasto veggie si spendono in media 41,94 euro. Nella città della Torre pendente bastano 21 euro. Al sud brillano Caserta e Siracusa

AGI – Pisa è la migliore città per il cibo vegano in Italia. A certificarlo è Bonusfinder Italia, che ha commissionato un apposito studio per scoprire “quanto le città italiane siano accomodanti alla dieta”. Pisa ha ottenuto un punteggio pari a 81,8 su 100 mentre Venezia è risultata la città “più costosa per un pasto vegano con una media di 41,94 euro per pasto. Milano, invece, s’è classificata all’ultimo posto sulla base di una valutazione media dei ristoranti con 3,64 su 5.

Pisa città vegana anche per numero di ristoranti di genere: 125, pari al 20,36 sul complessivo mondo della ristorazione, con per altro un prezzo medio di 21 euro o poco più (qualità 4,08). Il prezzo più basso lo fa Modena con 17,17 euro a pasto ma la ricerca non la menziona negli indici finali così non si conosce neppure la qualità media dei pasti vegani.

Nelle grandi città si spende troppo

Dietro Pisa, si classificano al secondo posto Caserta (80 su 100 con 70 ristoranti di settore, prezzo medio 19,80 euro) e al terzo Siracusa con un punteggio di 75,6 ma con un. Prezzo medio elevato (25,64 euro a pasto) ma ben 114 ristoranti vegani in città.

Non vanno affatto bene le grandi città: Torino si aggiudica il V posto, Napoli il XII, Milano il 23esimo, la Capitale, Roma, ottiene solo il 29esimo e Palermo il 37esimo. Secondo la ricerca, poi, all’interno delle cinque più grandi città d’Italia, Torino è quella classificata “più in alto” con 72,4 su 100, davanti a Napoli (63,2), Milano (52,2), Roma (43) e Palermo (35,6). Torino è anche la “più conveniente” all’interno del gruppo delle grandi città con un pasto vegano che “costa in media 19,49 euro”.

Il 6,6% degli italiani vegano o vegetariano

Palermo e Napoli ottengono, invece, la “miglior valutazione media” dei ristoranti, rispettivamente di 3,95 e 3,94 su 5. Ne esce male Milano, fanalino di coda, con la “più bassa valutazione media” dei ristoranti con 3,64 su 5. Va inoltre segnalato che uno studio recente di Eurispes, fatto nel corso di questi mesi del 2023, “il 6,6% della popolazione italiana è vegana” o “vegetariana”, ma con percentuali in continuo aumento, ciò che fa dell’Italia “il mercato vegano in più rapida crescita d’Europa”, tant’e’ che il numero di vegani nel paese “è raddoppiato” a cavallo tra il 2014 e il 2022.

Nei primi dieci posti della “top ten” delle principali città vegane, alle spalle del terzetto di testa Pisa-Caserta-Siracusa, troviamo Verona con un punteggio di 74,2, una valutazione media di 3,93, un prezzo di 23,30 euro per 182 ristoranti del settore, pari al 21,34% della ristorazione globale. E a seguire al 5 ex aequo Bologna e Torino (72,4 di punteggio), e poi Lecce (70,4), Ravenna e Marsala (69,6) e infine Trento con 68,6.

Per svolgere lo studio, Bonusfinder ha attinto informazioni da una banca dati di 7.400 ristoranti in Italia mentre la ricerca ha valutato i prezzi medi stimati dei pasti “insieme alla densità dei ristoranti vegani, alle valutazioni del valore degli utenti e all’accessibilità wi-fi gratuita” al fine di creare “una solida metrica di classificazione per ogni città”, sottolinea una nota conclusiva della società.

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