In Francia scarseggiano i farmaci, Macron corre ai ripari

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Il presidente punta al ritorno in patria della produzione per raggiungere l’indipendenza

© ERIC GAILLARD / POOL / AFP

AGI – Sulla scia della pandemia di Covid-19, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato il ritorno in patria della produzione in tutto di 50 medicinali le cui riserve sono ‘critiche’, con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza farmacologica della Francia. Il piano governativo è stato presentato dal titolare dell’Eliseo durante una sua visita nella regione dell’Ardeche (Sud), sul sito del laboratorio farmaceutico Aguettant.

Macron ha annunciato che una cinquantina di farmaci ritenuti “critici” vedranno le loro linee di produzione “assolutamente rimpatriate” in Francia nei prossimi anni. Per 25 prodotti la delocalizzazione sarà addirittura effettiva, o comunque la produzione sarà “aumentata sensibilmente sul territorio nazionale”, “già nelle prossime settimane”, ha dichiarato il capo dello Stato.

Tra questi, ha citato la morfina, l’amoxicillina pediatrica e sei farmaci antitumorali. Questi prossimi trasferimenti copriranno l’intera catena di produzione, compreso “molto spesso il principio attivo”, ha assicurato Macron.

I suoi annunci giungono mentre l’anno 2022 è stato caratterizzato da molte carenze, con più di 3.500 molecole andate esaurite o a rischio esaurimento. Secondo uno studio BVA realizzato per France Assos Santé nel marzo 2023, il 37% dei francesi ha dovuto far fronte a carenze di farmaci, sottolinea l’Eliseo.

La situazione dovrebbe rimanere tesa per un po’, ha avvertito il capo dello Stato, pertanto “nei prossimi mesi e anni avremo ancora situazioni di emergenza”. Al momento il piano di ‘rimpatrio’ coinvolge 50 prodotti, anche se il governo ha individuato una lista di 450 farmaci, considerati “essenziali” e “su cui non è consentito avere debolezze”, come riferito da ‘Le Figaro’ che rilancia la dichiarazione presidenziale.

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© ERIC GAILLARD / POOL / AFP

“Nei mesi e negli anni a venire, dobbiamo assolutamente mettere in sicurezza le catene di produzione di questi 450 farmaci essenziali, o delocalizzando completamente o diversificando e continuando a innovare”, ha affermato Macron.

L’elenco esaustivo dovrebbe essere comunicato a breve dal ministro della Salute, Francois Braun. Inoltre il presidente francese si è complimentato per “un nuovo accordo di partnership tra lo Stato e l’industria farmaceutica”, prima di annunciare la creazione “nei prossimi giorni” di uno sportello unico dedicato alla delocalizzazione dei farmaci essenziali. Questo sostegno consentirà di andare “molto più veloci” nella realizzazione di progetti industriali, che riceveranno una dotazione di 50 milioni di euro dallo Stato.

“È il costo da pagare per ridiventare indipendenti, è la coerenza della nostra politica”, ha insistito Macron. Lo Stato definirà anche un “piano farmaci bianchi”, nei casi piu’ critici di carenza, per i quali andrebbero semplificate le sperimentazioni cliniche, per “andare molto più veloci” nel loro sviluppo. “Concretamente, vogliamo muoverci più velocemente e più forte”, ha insistito il presidente francese, aggiungendo di voler agire anche “a livello europeo”.

Parigi porterà quindi “l’ambizione della delocalizzazione e del rafforzamento delle nostre capacità produttive” a livello dell’Unione, in particolare definendo “obiettivi quantificati per unire gli sforzi degli Stati membri”, ha osservato. Infine, l’esecutivo desidera sviluppare una sezione sulla “prevenzione”, per limitare l’uso dei farmaci, e per abituare i francesi a un “utilizzo più ragionevole” di questi prodotti.

Questo viaggio in Ardeche è il primo di una serie di incontri presidenziali dedicati al rafforzamento della sovranità industriale e tecnologica francese, che proseguiranno fino a lunedì prossimo. Il capo dello Stato andrà da Chamatex, ad Ardoix, che produce scarpe da ginnastica in Francia. Mercoledì passerà al salone VivaTech, a Parigi, e venerdì farà un discorso sulla decarbonizzazione dell’aviazione.

Secondo i media d’Oltralpe, Macron intende così ampliare la sua offensiva comunicativa e mediatica lanciata il mese scorso sul tema della reindustrializzazione della Francia, anche per dimostrare di aver voltato pagina sulla controversa riforma delle pensioni e che sta riprendendo il controllo del suo programma di governo per il suo secondo mandato. Nei mesi scorsi, durante la presentazione del piano ‘Francia 2030’, che fissava le principali priorità decennali dell’azione pubblica al termine della crisi sanitaria, Macron aveva già accennato alla sua ambizione di ricollocare le filiere produttive di un certo numero di farmaci critici.

Aveva promesso che la Francia avrebbe nuovamente prodotto paracetamolo entro fine 2023, tuttavia, questo principio attivo non è stato menzionato nel suo discorso odierno

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