Berlusconi, ad Arcore il saluto del ‘suo popolo’: “Una grande persona”

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Tanti arrivano da Milano, ma in molti si definiscono “il suo popolo”, residenti di Arcore che avevano avuto contatti, anche fugaci, con Berlusconi

di Michele Bollino

MILANO – Un’atmosfera quasi solenne, di grande commozione. Sono decine le persone che sono venute, questo pomeriggio, davanti a Villa San Martino, ad Arcore, dove è in corso la camera ardente privata di Silvio Berlusconideceduto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano.

Tanti arrivano da Milano, ma in molti si definiscono “il suo popolo”, residenti di Arcore che avevano avuto contatti, anche fugaci, con Berlusconi. “Sono venuta a dire una preghiera per un uomo giusto. In vita è stato perseguitato, ma il Signore sa riconoscere i buoni”, dice una signora prima di deporre un mazzo di fiori con la scritta ‘Grazie Silvio’. E tre fiori azzurri ha portato anche Noelle, la ‘pasionaria’ amica dell’ex premier: “Tre fiori per dirgli ‘riposa in pace’ e ‘ti voglio bene’, azzurri come il cielo dove sta adesso e come il colore del suo partito”, dice con la voce rotta dalle lacrime. “Lui- continua Noelle- è stato una grande persona che mi ha trasmesso molte emozioni. C’è stato un rapporto di amicizia, perché lui amava la sua gente e io, grazie da Dio, ho avuto la fortuna di poter varcare tantissime volte quel cancello, di stare con lui, scherzare, cantare con lui o giocare con Dudù nel campo…”.

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E del lato umano di Berlusconi parla anche Carlo, “anzi, Carluccio, perché lui mi chiamava così”. Ed il ritratto è sempre quello di una persona “molto generosa, che ascoltava tutti, soprattutto la gente normale, e si dava da fare per risolvere i problemi. E questa è una cosa che non è comune. Era una persona che quando ci parlavi ti coinvolgeva, ti faceva sentire come in famiglia”. Oltre ai fiori, anche tanti simboli sportivi. Sciarpe del Milan, la squadra che Berlusconi ha reso grande, ma anche del Monza, acquistato in serie C e portato, insieme all’amico di sempre Adriano Galliani, alle porte dell’Europa. Andrea, 20 anni da compiere e sciarpa del Monza al collo, ricorda quando “l’ho incontrato qui che ero ragazzino, avevo 12 anni. Mi ha salutato dal finestrino dell’auto. Un grande, rimarrà sempre nel cuore. Qualche lacrima l’ho pianta, sono tifoso del Monza. Lascia una grande forza, ci vuole qualcuno che alimenti quello che ha lasciato”.

fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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