Musk punta sulla Cina (e torna a Pechino dopo 4 anni)

Economia & Finanza

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Il viaggio è il primo dal 2019 e giunge dopo l’apertura della prima “Gigafactory” di Tesla fuori dagli Stati Uniti proprio in Cina, a Shanghai

© JIM WATSON / AFP – Elon Musk

AGI – La Cina dichiara che gli imprenditori stranieri sono i benvenuti, incluso Elon Musk, che potrebbe già essere arrivato nel Paese. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, poco dopo la diffusione delle voci dell’atterraggio a Pechino del jet privato del patron di Tesla, SpaceX e Twitter. “La Cina accoglie sempre uomini d’affari di vari Paesi, tra cui Musk, in visita in Cina per comprendere meglio il Paese e promuovere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, ha scandito la portavoce, sottolineando gli sforzi di Pechino per una “apertura di alto livello al mondo esterno”.

La Cina, ha aggiunto Mao Ning senza citare eventuali incontri tra Musk e rappresentanti del governo cinese, è “felice di vedere imprese finanziate dall’estero investire in Cina, coltivare il mercato cinese e condividere opportunità di sviluppo”. Il viaggio sarebbe il primo di Musk in Cina dal 2019, e giunge nel pieno della concorrenza tra Tesla – che ha aperto la sua prima “Gigafactory” fuori dagli Stati Uniti proprio in Cina, a Shanghai – e le case automobilistiche cinesi: dagli stabilimenti cinesi di Tesla sono usciti lo scorso anno 710mila veicoli, una cifra che rappresenta poco più di metà delle vendite globali della multinazionale delle auto elettriche, a quota 1,3 milioni di veicoli lo scorso anno, il 40% in piu’ del 2021.

Il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha incontrato a Pechino il patron di Tesla, SpaceX e Twitter, Elon Musk, giunto nelle scorse ore nella capitale cinese, e ha richiamato all’importanza delle relazioni tra Cina e Stati Uniti. “Lo sviluppo della Cina è un’opportunità per il mondo”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese. “Una relazione tra Cina e Stati Uniti sana, stabile e costruttiva, non è solo vantaggiosa per entrambi i Paesi ma anche per il mondo”, ha aggiunto Qin, citato in una nota della diplomazia di Pechino.

Per sviluppare le relazioni sino-statunitensi – ha proseguito il ministro degli Esteri cinese, facendo largo uso dell’industria automobilistica come termine di paragone – “occorre mantenere il volante nella giusta direzione del rispetto reciproco della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti proposta dal presidente Xi Jinping”. Occorre, inoltre, “frenare in tempo” ed evitare la “guida pericolosa”, ed essere bravi a “spingere sull’acceleratore” della cooperazione, ha detto Qin.

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