La Russia vuole la Cina mediatore. L’Ucraina lancia la controffensiva

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Un colloquio dai toni cordiali quello tra Li Hui e Sergei Lavrov, secondo quanto trapela da Mosca, che conferma la sintonia con Pechino. Kiev lancia la controffensiva: “È un’opportunità storica

© Olga MALTSEVA / AFP – Truppe russe

AGI – La Russia torna a elogiare la posizione “equilibrata” della Cina sulla guerra in Ucraina e punta il dito contro gli “ostacoli creati da Kiev e dall’Occidente” per arrivare alla pace. L’inviato speciale cinese per la ricerca di una soluzione al conflitto tra Russia e Ucraina, Li Hui, è arrivato oggi a Mosca: nell’ultima tappa del suo lungo tour diplomatico, il rappresentante speciale cinese ha incontrato per circa un’ora e mezzo il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

Un colloquio dai toni cordiali quello tra i due diplomatici, secondo quanto trapela da Mosca, che conferma la sintonia con Pechino, a soli tre giorni dalla visita in Cina del primo ministro russo, Mikhail Mishustin. Lavrov ha elogiato la “disponibilità di Pechino a svolgere un ruolo positivo nella risoluzione del conflitto”, sottolinea il ministero degli Esteri russo.

La posizione della Cina, che si dice neutrale rispetto alla “crisi ucraina”, come la definisce Pechino, è stata oggetto di critiche in Occidente. Per il presidente cinese, Xi Jinping, “non c’è una panacea per risolvere la crisi” e solo martedì scorso, a Pechino, il leader cinese confermava il “fermo sostegno” della Cina alla Russia sulle questioni di “interesse fondamentale”.

La posizione della Cina è stata ribadita più volte dallo stesso Li negli incontri dei giorni scorsi. Nel corso della missione, l’inviato cinese ha ribadito l’impegno per arrivare a un cessate il fuoco con i suoi interlocutori, che in più di un’occasione hanno sottolineato l’importanza della sovranità nazionale dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Un punto, quest’ultimo, ancora controverso, con Pechino che riconoscerebbe alla Russia le regioni annesse, secondo quanto scriveva oggi l’agenzia Ria Novosti.

L’incontro tra Li e Lavrov giunge pochi giorni dopo quello con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e con il presidente Volodymyr Zelensky, e dopo i colloqui con Polonia, Francia e Germania. La Cina parla di una costruzione del consenso attorno alla ricerca di una soluzione al conflitto, ma rimane su posizioni differenti da quelle dell’Occidente per non avere mai condannato l’aggressione russa.

Pechino mostra sintonia con Mosca e critica costantemente Washington. A colloquio con gli alti funzionari dell’Unione Europea, l’inviato cinese ha chiesto a Bruxelles più autonomia strategica e sforzi per la stabilità nel continente europeo, in quello che appare un velato richiamo al ruolo degli Stati Uniti, che Pechino accusa di “gettare benzina sul fuoco” del conflitto.

“La Cina rafforzerà il dialogo”

“La Cina rafforzerà il dialogo con tutte le parti, compresa la Russia, e compirà sforzi concreti per una soluzione politica della crisi ucraina”: lo ha detto l’emissario cinese, Li Hui, nell’incontro avuto ieri a Mosca con il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, citato oggi in una nota della diplomazia cinese

Ucraina pronta a lanciare la controffensiva

L’Ucraina è pronta a lanciare la tanto attesa controffensiva contro le forze russe: lo ha riferito Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa, intervistato dalla Bbc.
Danilov non ha dato date, ma ha sostenuto che l’assalto per riconquistare il territorio occupato dai russi potrebbe cominciare “domani, dopodomani o tra una settimana”. Vicinissimo a Zelensky e alla strategia ucraina, Danilov ha aggiunto che Kiev “non può sbagliare”: è “un’opportunità storica” che “non possiamo perdere”.

Zelensky: “Non ci sono alternative alla pace”

Non ci sono alternative alla pace in Ucraina, ma per arrivarci “dobbiamo arrivare al giorno in cui potremo dire di aver posto fine a questa guerra con la nostra vittoria”. Lo ha scritto su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky, in quella che appare come una sorta di risposta alla proposta cinese di pace che prevede la cessione da parte di Kiev dei territori già occupati dai russi.

“È la pace che trasmetteremo ai nostri figli e nipoti come eredità della generazione attuale. Non abbiamo e non vogliamo altre alternative. Ma per trasmettere la pace come eredità, dobbiamo arrivare al giorno in cui potremo dire di aver posto fine a questa guerra con la nostra vittoria”, il testo completo dell’ultimo post del presidente sul suo canale social preferito.

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